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È... Giunta l’ora del pellegrinaggio

È...Giunta l’ora. Il santuario Madonna della Corona li aspetta. Era una sorta di voto di campagna elettorale, per l’allora candidato sindaco Federico Sboarina e per i candidati ora in squadra con lui nella Giunta di centrodestra. Un pellegrinaggio a piedi da Brentino al santuario appeso alla roccia a 774 metri di quota, sotto Spiazzi, zona monte Baldo. Una bella sgambata di circa seicento metri di dislivello, su un’erta salita di centinaia di gradoni, affacciata sulla Valdadige. Chi è allenato un’oretta e un quarto, chi meno, un paio. Comunque, sabato, alle 10, appuntamento a Brentino. Sboarina invita Giunta, consiglieri comunali, «ma anche chiunque voglia unirsi a questa esperienza. Saliremo al santuario, poi ci sarà una messa e poi scenderemo».

Già alla prova sulle questioni amministrative, la squadra di Sboarina si mette alla prova dunque anche sul piano fisico e...spirituale. I commenti, comunque, a dopo.

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ. L’Amministrazione comunale ha aderito al «Protocollo di legalità ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture». Lo ha comunicato, dopo la riunione di Giunta che ha affrontato il punto all’ordine del giorno, l’assessore comunale alla Trasparenza e all’Anticorruzione Edi Maria Neri. La quale, nell’illustrare l’atto compiuto dall’Amministrazione, sottolinea come «già due anni fa il prefetto aveva sollecitato l’adesione del nostro Comune a questo Protocollo e lo aveva fatto anche quest’anno e ora l’Amministrazione ha aderito convintamente».

L’assessore Neri cita anzitutto l’articolo 1 del Protocollo, in cui si dice che esso «ha ad oggetto un potenziamento dei controlli antimafia, al fine di prevenire le infiltrazioni criminali e assicurare il preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nei pubblici appalti». Tra le clausole e condizioni negli atti di gara, si legge all’articolo 2 che «le stazioni appaltanti si impegnano ad adottare e a inserire negli atti di gara e nei contratti e/o capitolati speciali d’appalto, compatibilmente con la disciplina generale prevista dalla legge e con le disposizioni comunitarie in vigore per l’Italia, clausole e condizioni idonee a incrementare la sicurezza degli appalti e la trasparenza delle relative procedure, soprattutto per quanto concerne la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale, curandone l’applicazione». «È un atto importante della nostra Amministrazione», dice la Neri, di Verona Pulita, l’associazione di Michele Croce che ha fatto di questi temi il punto centrale del programma della campagna elettorale.E.G.

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