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È di cioccolato il cuore di Verona in Love

Il sindaco Sboarina e Luciano Corsi preparano il cuore di cioccolato a Verona in Love FOTO MARCHIORIVerona in Love ha richiamato a Verona molte coppie di innamorati
Il sindaco Sboarina e Luciano Corsi preparano il cuore di cioccolato a Verona in Love FOTO MARCHIORIVerona in Love ha richiamato a Verona molte coppie di innamorati
Il sindaco Sboarina e Luciano Corsi preparano il cuore di cioccolato a Verona in Love FOTO MARCHIORIVerona in Love ha richiamato a Verona molte coppie di innamorati
Il sindaco Sboarina e Luciano Corsi preparano il cuore di cioccolato a Verona in Love FOTO MARCHIORIVerona in Love ha richiamato a Verona molte coppie di innamorati

Il cuore del «Verona in love»? È di cioccolato fondente. Non poteva essere altrimenti, avendo scelto per l’edizione 2018 la declinazione «Dolcemente in love». Venti chili di cacao offerti dai maestri cioccolatieri di cortile Mercato Vecchio e stesi con abilità dal sindaco Federico Sboarina e da Luciano Corsi, presidente del Comitato per Verona. Con il taglio dell’enorme cioccolatino in tanti piccoli pezzetti, poi distribuiti fra i presenti, ieri la manifestazione è entrata nel vivo. Peccato per la pioggia che ha iniziato a scendere nel primo pomeriggio, svuotando pian piano le piazze. Ugualmente soddisfatto il primo cittadino: «L’iniziativa è un buon volano economico e sta avendo risultati positivi sia in termini di presenze sia sotto il profilo della qualità» dichiara. L’Amministrazione ha dato all’evento di quest’anno un taglio anche culturale, con visite guidate a tema in alcuni musei civici e ingressi a tariffa ridotta in tutti i siti del sistema. Ma fra le cento cose da fare a Verona a San Valentino, per le quali non serve l’ombrello, c’è anche il fingersi Giulietta per un giorno e rispondere a una delle migliaia di lettere che tutto il mondo le manda all’indirizzo del Club omonimo. Peraltro, ce n’è bisogno: solo sullo scrittoio virtuale progettato dall’artista Pucci De Rossi per la celebre casa di via Cappello, nel 2017 sono stati depositati oltre 52mila messaggi. Chiunque abbia visitato il sito ha lasciato scritto qualcosa: un saluto, una richiesta d’aiuto, il racconto di un amore travagliato. Aggiungendo in calce il proprio indirizzo di posta elettronica, con la certezza che prima o poi Giulietta risponderà. Le sue «segretarie» hanno stampato e catalogato il tutto a seconda della lingua. E in cortile Mercato Vecchio mettono a disposizione questo archivio perché tutti – compresi i turisti che in questi giorni assediano il centro storico – possano firmare una replica a nome dell’eroina leggendaria. Loro poi la spediranno via mail. Se fossi lei, cosa diresti a una coppia innamorata? Sapresti dare il consiglio giusto? È più facile a dirsi che a farsi, ma lo stesso alla proposta hanno già aderito più di 200 persone. Fra loro, le milanesi Enrica ed Eleonora, 24 anni, in città per il fine settimana. Spulciando fra le missive scritte in inglese, hanno trovato il messaggio di una giapponese che proprio a Milano s’è innamorata di un ragazzo italiano ed è indecisa se trasferirsi in Italia. «Le abbiamo risposto che se è vero amore deve seguire il suo cuore e cogliere l’attimo» spiegano le ragazze. Hanno contribuito anche Anna e Gianfranco, di Roma, 39 anni lei e 55 lui. Per puro caso hanno scelto Verona e il weekend di San Valentino per il loro primo viaggio insieme, senza sapere che in questi giorni il centro si trasforma per accogliere gli innamorati di tutto il mondo. Non conoscevano la posta di Giulietta, ma non si sono sottratti; a loro il compito di trovare le parole giuste per due quattordicenni di Pescara preoccupate per una compagna di classe ammalata. «Ci sono tante forme d’amore e una di queste è l’amicizia» così hanno replicato. «È fortunato chi deve affrontare una battaglia ma sa di poter contare su amici sinceri». Segretari per un giorno anche tanti stranieri, molti stregati dal blockbuster del 2010 «Letters to Juliet» che ha diffuso questo straordinario fenomeno epistolare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura Perina

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