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Veronetta: «Basta degrado, fateci rinascere»

Negozi di tendenza e locali nella prima parte di via XX Settembre, dove Veronetta sperimenta la rigenerazione urbana FOTOSERVIZIO MARCHIORIScene di degrado ed emarginazione in piazza Santa Toscana
Negozi di tendenza e locali nella prima parte di via XX Settembre, dove Veronetta sperimenta la rigenerazione urbana FOTOSERVIZIO MARCHIORIScene di degrado ed emarginazione in piazza Santa Toscana
Negozi di tendenza e locali nella prima parte di via XX Settembre, dove Veronetta sperimenta la rigenerazione urbana FOTOSERVIZIO MARCHIORIScene di degrado ed emarginazione in piazza Santa Toscana
Negozi di tendenza e locali nella prima parte di via XX Settembre, dove Veronetta sperimenta la rigenerazione urbana FOTOSERVIZIO MARCHIORIScene di degrado ed emarginazione in piazza Santa Toscana

Ilaria Noro Più divise, maggiori controlli e soprattutto più decoro e pulizia. È questo che chiede Veronetta all’indomani dell’episodio di violenza che ha avuto come vittima un cingalese 25enne, seguito fin sotto casa in via Cantarane e aggredito da due ragazzi di origine marocchina, poi arrestati dalle forze dell’ordine. L’episodio, commentano molti residenti e qualche commerciante della zona, è isolato. La violenza, testimoniano, non è all’ordine del giorno nella parte di quartiere più delicata che comprende l’area a ridosso di Porta Vescovo tra via Cantarane, via XX Settembre, via San Nazaro e stradine e vicoli attigui. «Lo spaccio e il consumo di droga nelle strade temo siano aumentati nell’ultimo periodo, almeno a giudicare dalla quantità di siringhe che vendiamo», spiega il titolare della farmacia Alla Concezione all’imbocco di via San Nazaro che riporta di una quotidianità diurna piuttosto tranquilla che degenera però con l’imbrunire. «Tardo pomeriggio e sera si sentono spesso urla e litigi in strada. È nei vicoli più defilati che accadono le scene peggiori, spaccio e altro. Qui durante il giorno è tranquillo anche se ci sono gruppi di persone che fumano erba nascondendosi dietro i cassonetti. La notte però penso accada ben altro: stamattina (ieri, ndr) ho trovato siringhe a terra proprio in vicolo Porta Vescovo davanti alle porte delle case», aggiungono al caffè Colombo, dopo aver già fatto presente la questione alle forze dell’ordine. «Mi sento sicura, non ho mai avuto problemi a vivere il quartiere giorno e notte: mi è capitato di rincasare in bicicletta anche a tarda ora senza problemi o paure», testimonia Maria Angela Giacopuzzi, giovane residente a pochi passi da via Cantarane. A nutrire i timori maggiori sono le persone anziane che la sera preferiscono non mettere piede fuori di casa. «Ci sono bande di giovani poco raccomandabili. Penso che uscendo potrei essere vittima di rapina», spiega Lidia Giovannoni, 73 anni, all’uscita del market di via San Nazaro. «Fino agli anni ’90 la situazione era migliore. Poi è degenerata e il quartiere non si è più ripreso: mi piacerebbe vedere più divise, mi sentirei più tutelata», dice la titolare dell’argenteria e orologeria di piazzetta Santa Toscana. «Tempo fa la polizia aveva un presidio fisso a Veronetta. La situazione era migliorata ma quando è stato tolto le criticità si sono riproposte», aggiunge Gino Cinquetti. Da parecchio, invece, non arrivano segnalazioni specifiche sulla sicurezza del quartiere alla prima circoscrizione che qualche anno fa era presa d’assalto da numerose istanze sollevate per lo più proprio dai residenti. La lettura che ne ricava la presidente della commissione Sicurezza nel parlamentino del centro, la consigliera della Lista Tosi Luisa Sartori, non è però positiva. «Nessuna segnalazione, confermo. Ma ciò significa solo che la gente è rassegnata e non si prende più la briga di denunciare». «La sede dell’Università nell’ex caserma Santa Marta ha portato nuova linfa a questa zona della città: più gente a ogni ora, anche la sera», sottolinea invece Elena Brunelli, commerciante di via XX Settembre, che nel precedente mandato ha ricoperto il ruolo che ora è di Sartori. •

Ilaria Noro

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