<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Veronattiva», la sfida
comincia dalle piazze

Da sinistra Donadi, Zamboni, Brunelli e Cortellese di Veronattiva
Da sinistra Donadi, Zamboni, Brunelli e Cortellese di Veronattiva
Da sinistra Donadi, Zamboni, Brunelli e Cortellese di Veronattiva
Da sinistra Donadi, Zamboni, Brunelli e Cortellese di Veronattiva

Parte da sette piazze tematiche, dai quartieri da rilanciare, dall’Adige da valorizzare anche con piste ciclabili lunga le rive, da servizi sociali all’avanguardia per famiglie e poveri, la sfida di Veronattiva, un movimento nato nel settembre di due anni fa con l’obiettivo di presentare una lista civica alle amministrative. Ad animare questo gruppo - che aveva raccolto e promosso, estendendola al Pd e al centrosinistra, la possibile candidatura a sindaco del poliziotto Giampaolo Trevisi - l’ex assessore Tito Brunelli, 46 anni, insegnante in pensione, che fondò Progetto Verona. Poi Alessandro Donadi, 46, geometra, Andrea Zamboni, 58, architetto, Favio Cortellese, 36. consulente informatico. Dopo decine di incontri nei quartieri, hanno già stilato un articolato programma, con proposte specifiche, che metteranno a disposizione della coalizione di centrosinistra. «Noi pronunciano solo parole che possono diventare proposta politica», dicono, affermando di aver «trovato nel Pd un partito aperto al dialogo. Saremo presenti dunque nella lista civica del candidato sindaco che uscirà dalle primarie del Pd». Sostenere i giovani, «con 3 milioni all’anno per favorire 30 loro progetti da 100mila euro l’uno», e poi «recuperare le Torricelle e l’Arsenale, per loro e per i bambini», quindi «lavorare sul fronte immigrazione, con gemellaggi con Paesi dell’Africa povera, ma anche sul fronte dello sviluppo con Paesi dell’Europea ricca». Veronattiva c’è.E.G.

Suggerimenti