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Tosiani spaccati,
nasce il gruppo
di Stefano Casali

Andrea SardelliPaolo Paternoster
Andrea SardelliPaolo Paternoster
Andrea SardelliPaolo Paternoster
Andrea SardelliPaolo Paternoster

A pochi mesi dalle elezioni che daranno un nuovo inquilino a Palazzo Barbieri si ufficializza la frattura nella maggioranza. Da una costola della lista Tosi nasce infatti il nuovo gruppo consiliare Verona domani, che candida a sindaco l’ex vicesindaco Stefano Casali. Vi faranno parte Andrea Sardelli, neoeletto in Consiglio provinciale con la lista del centrodestra, Filippo Rando e probabilmente Rosario Russo, dimessosi dal direttivo del Popolo della Famiglia. La soddisfazione di Casali «per aver collaborato alla riunificazione del centrodestra» fa presagire un inasprimento dei rapporti con gli ex colleghi tosiani.

Nel centrodestra, intanto, il segretario provinciale della Lega Paolo Paternoster tenta di ricucire con Forza Italia dopo le polemiche per il mancato voto degli eurodeputati del Carroccio, fra i quali il veronese Lorenzo Fontana a favore dell’elezione di Antonio Tajani, storico esponente di Forza Italia, a presidente del Parlamento Europeo. «Che nel panorama veronese, Lega Nord e Forza Italia possano essere considerate un’unica cosa non è una esagerazione: abbiamo sempre corso assieme, condiviso gli stessi ideali, i medesimi contenuti politici e programmatici». Ma da Strasburgo Fontana, che domani sarà a Coblenza, in Germania, ospite di Alternative fur Deutschland, rincara: «Sulle alleanze meglio i tedeschi nemici della Merkel che gli italiani amici della Merkel». Un attacco che riecheggia quello, di alcuni giorni prima, del leader della Lega Matteo Salvini su Tajani «domestico al servizio della Merkel». Parole che hanno suscitato forte irritazione anche tra gli azzurri scaligeri.

Fa il pontiere anche Ciro Maschio, capogruppo di Fratelli d’Italia. «Alle provinciali si è visto che il centrodestra unito è vincente. Inoltre in Veneto la Lega è forte e Zaia, che ha un’immagine più istituzionale di Salvini, è il primo presidente di Regione in Italia per gradimento, pensare a un centrodestra senza la Lega è fuori dalla realtà».

CINQUE STELLE. Sul fronte del Movimento 5 Stelle salta l’appuntamento di domani per la scelta del candidato sindaco tra i cinque nomi in lizza. I militanti potranno votare solo online, tramite la piattaforma Rousseau, probabilmente la prossima settimana. A decidere di annullare il voto «cartaceo» è stato lo «Staff» nazionale del movimento per poter consentire, secondo la versione ufficiale, la partecipazione anche ai veronesi residenti all’estero.

PRIMARIE PD. «A differenza di centrodestra e M5S», precisa il segretario cittadino del Pd Orietta Salemi in merito alle voci sui possibili candidati sindaci, «il Pd procederà alla scelta del candidato con un percorso trasparente: abbiamo un regolamento e uno statuto che si applicano con criteri condivisi e non a giorni alterni o su base soggettiva del singolo ideologo, perché il Pd attribuisce all’Assemblea il ruolo di promuovere le primarie e le modalità del loro svolgimento. Senza nascondersi dietro voti online o altre stramberie».E.S.

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