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DISAVVENTURA

Stucca la parete, multato
dai vigili: «Fa rumore»

Stangata da oltre 612 euro dopo l'intervento dei vigili, chiamati da una segnalazione, nella casa in centro dove lavorava. «Ora non so come pagare»
Kaci Shkelzen con la spatolina «incriminata» DIENNEFOTO
Kaci Shkelzen con la spatolina «incriminata» DIENNEFOTO
Kaci Shkelzen con la spatolina «incriminata» DIENNEFOTO
Kaci Shkelzen con la spatolina «incriminata» DIENNEFOTO

Attenzione a utilizzare in casa una comune spatolina, perché vi potrebbe arrivare una multa di oltre 600 euro.
La disavventura è capitata lo scorso anno a Kaci Shkelzen, artigiano titolare di una piccola ditta, mentre stava effettuando lavori di rifinitura in un appartamento in vicolo del Guasto, zona corso Porta Borsari.
Dopo aver aspettato quasi un anno per avere risposta al ricorso fatto, e essendosi visto confermare l'assai elevata sanzione, ha deciso di raccontare l'intera vicenda.
«Stavo lavorando in questo appartamento del centro, erano circa le 14.30 di un sabato, carteggiando una parete con una spatolina di pochi centimetri, per preparare il muro prima di dare il colore, quando suonano alla porta. Vado ad aprire e c'erano due vigili che mi dicono di aver ricevuto una segnalazione per il troppo rumore. Sono rimasto molto stupito e ho chiesto loro se arrivando avevano sentito qualcosa e loro hanno ammesso di non aver udito alcun rumore. Gli ho mostrato la spatolina che stavo usando, spiegando che il massimo disturbo che stavo arrecando era quello che avevano sentito loro, cioè nullo. Mi hanno detto che si trattava solo di un avviso e sono andati via».
L'uomo ha quindi posato l'attrezzo e smesso di lavorare. Ma i suoi guai erano appena all'inizio.
«Dopo una decina di minuti i vigili mi telefonano dicendo che mi avevano fatto una multa per attività rumorose. Ho risposto, va bene, la pagherò, ma non sapevo che l'importo ammontava a ben 612 euro. Sono rimasto allibito e anche i vigili stessi mi hanno detto di andare davanti al giudice e mostrare la piccola spatola che stavo usando. Ho fatto ricorso e ora, dopo 11 mesi, mi è stato rigettato. E in questo momento difficile», racconta l'uomo, di origine albanese, da 6 anni regolarmente in Italia, «con una famiglia a carico e il lavoro che non c'è, non so proprio come fare a pagarla. Per la commissione di tutto quel lavoro ho ricevuto 1.200 euro e ora ne devo pagare la metà pur non aver fatto nulla di sbagliato. La legge è legge, ma in questo caso mi pare una sanzione davvero esagerata. Faccio questo mestiere da tredici anni e non mi era mai successa una cosa simile. Quando sono andato ad informarmi mi hanno risposto: "Questa è l'Italia". Prima mi dicono che si tratta di un avviso e poi mi fanno una multa così alta».
La sanzione è stata emessa per violazione del regolamento comunale sull'inquinamento acustico, per l'inosservanza degli orari di lavoro dei cantieri che utilizzano macchinari o attrezzature rumorose, che prevedono la cessazione delle attività rumorose alle 12.30 del sabato, mentre Kaci stava lavorando alle 14.30.
L'artigiano ha anche provato a parlarne con i padroni dell'appartamento e in genere la polizia municipale, quando chiamata, verifica se il disturbo c'è, prima di sanzionare. «Ma gli agenti stessi hanno ammesso di non aver sentito rumori. Ho chiesto ai proprietari e mi hanno riposto che era tutto a posto, anche perché non stavo arrecando alcun disturbo. Inoltre i miei erano solo lavori di rifinitura delle pareti, non certo di ristrutturazione, i lavori nell'appartamento andavano avanti da tempo, con un'altra ditta, e i condomini erano stati avvisati, possibile che la mia spatolina desse tanto fastidio?».

Elisa Innocenti

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