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Sarà una settimana africana con temperature verso i 40°

NOTA METEO. Siamo nel mezzo del periodo più caldo dell'anno a causa della persistenza delle correnti da sud ovest
Unica speranza di refrigerio i rovesci che da domani cadranno sulle Alpi togliendo qualche grado alla pianura

 Turisti riempiono bottiglie d'acqua in piazza Erbe FOTO MARCHIORI
Turisti riempiono bottiglie d'acqua in piazza Erbe FOTO MARCHIORI

 Turisti riempiono bottiglie d'acqua in piazza Erbe FOTO MARCHIORI
Turisti riempiono bottiglie d'acqua in piazza Erbe FOTO MARCHIORI

È pienamente confermata la previsione di una settimana soleggiata e caldissima, con temperature massime fra 35 e 37 gradi in pianura, in particolare fra mercoledì, e sabato, inferiori ai 30° solo a partire dai mille metri di quota.
L'alta pressione godrà questa volta di un contributo africano. Le correnti dominanti saranno prevalentemente da sud-ovest, quindi particolarmente calde, quanto basta per farci vivere quella che ha buone probabilità di essere la settimana più calda dell'anno.
Le carte previsionali a medio e lungo termine non lasciano intravedere in realtà alcuna via d'uscita dall'afa. Una depressione centrata ad ovest delle Isole Britanniche continuerà infatti a richiamare aria molto calda dall'Africa settentrionale, impedendo quindi all'aria più fresca atlantica di penetrare nel Mediterraneo.
È una situazione già vista negli ultimi dieci anni che a questo punto ha serie possibilità di proseguire con gli attuali ritmi fino ad oltre Ferragosto.
Ieri, come previsto, è iniziata la nuova risalita della temperatura: alle 17 il termometro ha sfiorato i 34 gradi, un valore che se combinato al 42% di umidità è stato in realtà di 36°.
Proprio l'umidità ha reso la giornata molto afosa, al punto che sulle Alpi si sono sviluppati diversi temporali, uno dei quali ha sfiorato la parte più alta del Baldo.
L'unica speranza per un po' di refrigerio tra domani e martedì arriva proprio dai rovesci che si svilupperanno qua e là sulle Alpi nel pomeriggio-sera, quanto basta per togliere un paio di gradi ad una Valpadana comunque destinata a riscaldarsi ancora un po'.
Da mercoledì la colonna d'aria sarà invece più stabile: il solleone sarà assicurato per tutti.
Tra gli elementi negativi del clima degli ultimi giorni c'è anche la quantità di ozono presente nell'aria della città, in particolare tra le 11 e le 18, quando si raggiungono cioè le temperature più elevate. Anche ieri le concentrazioni di questo gas hanno superato quasi ovunque la soglia di attenzione di 200 microgrammi per metro cubo.
Previsioni analoghe tra oggi e domani, ma in aumento da martedì.
Ieri si è chiusa intanto la prima decade di luglio più calda dal 1957: non sono state registrate temperature record, ma è anche vero che di giorno il termometro non scende sotto i 31° dal 25 giugno. I record di luglio, lo ricordiamo, appartengono al '57: 39 gradi in città, seguiti dal 38° netti del 2006 e del 2007.
Occorre dunque scomodare la terribile estate del 2003? In quell'anno i valori massimi furono registrati ad agosto (massima assoluta di 39 gradi) mentre in luglio si arrivò solo a 36,5°. Staremo a vedere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Azzoni

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