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Salvini-Di Maio, Vinitaly crocevia per il governo

Il Gala che segna il via per l’edizione 2018 di Vinitaly, svoltosi nella suggestiva cornice delle Gallerie Mercatali FOTOSERVIZIO GIORGIO MARCHIORILuigi Di Maio, leader 5 Stelle, e il segretario leghista Matteo Salvini
Il Gala che segna il via per l’edizione 2018 di Vinitaly, svoltosi nella suggestiva cornice delle Gallerie Mercatali FOTOSERVIZIO GIORGIO MARCHIORILuigi Di Maio, leader 5 Stelle, e il segretario leghista Matteo Salvini
Il Gala che segna il via per l’edizione 2018 di Vinitaly, svoltosi nella suggestiva cornice delle Gallerie Mercatali FOTOSERVIZIO GIORGIO MARCHIORILuigi Di Maio, leader 5 Stelle, e il segretario leghista Matteo Salvini
Il Gala che segna il via per l’edizione 2018 di Vinitaly, svoltosi nella suggestiva cornice delle Gallerie Mercatali FOTOSERVIZIO GIORGIO MARCHIORILuigi Di Maio, leader 5 Stelle, e il segretario leghista Matteo Salvini

Salvini, Di Maio, Meloni, Martina e Casellati. Trattative ad alta...gradazione. Per quello che potrebbe essere definito “il governo dell’Amarone”. Il Vinitaly, che si apre oggi in Fiera e si concluderà mercoledì, sarà un crocevia di politici in prima linea, in questi giorni, nei colloqui con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare un nuovo Governo. Successore di quello attuale a trazione Pd guidato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Che sarà invece alla rassegna internazionale del vino domani, in tarda mattinata. In queste ore i big dei movimenti politici cominciano la loro passerella nei padiglioni del Vinitaly, tra una regione e l’altra. E chissà che tra un incontro e un cin-cin non riescano anche a incrociarsi. Anche se ufficialmente non sono previsti colloqui politici. Ma non si sa mai. Taglio del nastro oggi, alle 11, con tra gli altri, la veneta Maria Elisabetta Alberti Casellati, di Forza Italia, presidente del Senato, che potrebbe anche avere da Mattarella un mandato esplorativo per formare un governo. Poi Matteo Salvini, il segretario federale della Lega, senatore, sarà al Vinitaly oggi tra le 10.30 e le 17 circa. Fittissima l’agenda, preparatagli anche dal veronese Lorenzo Fontana, vicesegretario federale, neodeputato, vicesindaco. Reduce dagli incontri con Mattarella con Silvio Berlusconi per Forza Italia e con Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia - e dal siparietto di Berlusconi che fa la conta dei punti programmatici condivisi nel centrodestra - Salvini cerca d far pesare il suo 17 per cento. Con Salvini ci saranno gli otto parlamentari veronesi e il presidente della Regione, il leghista Luca Zaia. Giorgia Meloni non è da meno. La leader di Fratelli d’Italia arriverà al Vinitaly oggi e vi resterà tra le 10.30 e le 15 circa. Probabile che, lei sì, riesca a incrociarsi con Salvini, di cui è la prima alleata nell’ambito della coalizione di centrodestra. Con la Meloni ci saranno Ciro Maschio, presidente del Consiglio comunale, deputato di FdI e coordinatore provinciale del partito, e Stefano Bertacco, senatore di FdI, assessore comunale. Un’occasione per il centrodestra, in primis per Salvini, per dialogare ancora con il Movimento 5 Stelle? Chissà. Di certo io suo leader, Luigi Di Maio, forte del 32 per cento e in pista per essere il presidente del Consiglio, visiterà il Vinitaly oggi pomeriggio, dalle 14.30 circa, ospite dei due deputati pentastellati veronesi Mattia Fantinati e Francesca Businarolo. Ci sarà l’incontro Salvini-Di Maio e magari con la Meloni, per il “patto dell’Amarone”? Lontani da Roma, ma in un Verona capitale italiana e mondiale del vino, per qualche giorno? Le ipotesi sono tutte sul piatto. L’arco parlamentare è tutto rappresentato, al Vinitaly. Oggi ci sarà Maurizio Martina, reggente del Pd - senza segretario nazionale essendosi Matteo Renzi dimesso - e fino al 13 marzo ministro delle politiche agricole e forestali e per questo in più occasione presente a Verona, al Vinitaly Con Martina il deputato del Pd Diego Zardini, della sua area, e gli altri Alessia Rotta e Gianni Dal Moro e il senatore Vincenzo D’Arienzo. Con un Pd che ha detto palla a Salvini-Di Maio, visto che hanno vinto loro le elezioni. Un governo, in tempi rapidi. Magari con il prosit proprio al Vinitaly. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Giardini

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