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Poste, in piazza Isolo la nuova sede centrale

LA CITTÀ CHE CAMBIA. L'ufficio attuale è insufficiente. Abbandonata l'idea di tornare in piazza Viviani e accantonata la prima ipotesi di palazzo Da Lisca-Colleoni
L'edificio ristrutturato è già pronto, il trasferimento è previsto entro quest'anno ma non c'è ancora una data ufficiale

 L'edificio che si affaccia su piazza Isolo e che ospiterà la sede centrale delle Poste FOTO MARCHIORI
L'edificio che si affaccia su piazza Isolo e che ospiterà la sede centrale delle Poste FOTO MARCHIORI

 L'edificio che si affaccia su piazza Isolo e che ospiterà la sede centrale delle Poste FOTO MARCHIORI
L'edificio che si affaccia su piazza Isolo e che ospiterà la sede centrale delle Poste FOTO MARCHIORI

La notizia è ufficiale: Verona tornerà ad avere una sede centrale di Poste Italiane di prestigio, che «sostituirà» con tutti gli stessi servizi quella che un tempo era la sede centrale di piazza Viviani.
La conferma arriva dalle stesse Poste, che non si sbilanciano però con ipotesi di una data per l'entrata in funzione della nuova sede, ma rivelano che il palazzo si trova, come già in passato era stato ipotizzato, in piazza Isolo: si tratta per l'esattezza del palazzo, recentemente ristrutturato, che fa angolo tra via Porta Organa e via Interrato dell'Acqua Morta, più o meno di fronte all'attuale sede delle Poste della stessa piazza Isolo.
Non si tratta quindi, come era stato ipotizzato in febbraio, del Palazzo Da Lisca-Colleoni, bensì di un edificio adiacente che è stato appena ristrutturato. Tutto questo conferma comunque la decisione di Poste italiane di non rientrare più, come ipotizzato in un primo tempo, nel vecchio stabile del Fagiuoli in piazza Viviani, al piano terreno: affitti troppo cari dopo che l'edificio è stato interamente ristrutturato per ricavarne miniappartamenti per un residence.
«Non possiamo ancora sbilanciarci con una data relativa all'entrata in funzione di questa sede centrale in piazza Isolo, ma i veronesi possono stare certi che siamo al lavoro, si tratta però di un complesso iter di richieste e permessi per poter arrivare a questa soluzione», spiegano dalla direzione di Poste Italiane.
«Siamo infatti consapevoli che la sede attuale di piazza Isolo non è adeguata né per le dimensioni né poiché si tratta di una sede vecchia, che non può far fronte alle attuali esigenze né alle moderne tecnologie. D'altro canto per noi non è più possibile ritornare nella storica sede di piazza Viviani e quindi abbiamo individuato nel palazzo di piazza Isolo la soluzione migliore».
La notizia dovrebbe acquietare almeno in parte gli animi dei residenti del centro storico, che da tempo lamentano una serie di disservizi e disagi dovuti proprio al fatto che, essendo venuta a mancare la sede di piazza Viviani, nella città storica manca una sede comoda e operativa per tutti i servizi.
«E' davvero grave che un cittadino che abita in centro (il che vuol dire ad esempio in zona Duomo, tanto per fare un esempio delle distanze) per ritirare una raccomandata o un pacco debba recarsi fino alla sede postale di via del Pontiere», rileva Luciano Zampieri, consigliere Udc della prima circoscrizione, che si fa portavoce di un malcontento diffuso tra molti residenti, soprattutto anziani, del centro storico.
«Sappiamo bene che la popolazione del centro è composta per gran parte da persone di età avanzata. Non tutti possono usare l'automobile e per ritirare una raccomandata devono andare fino a via del Pontiere: dove, a dire il vero, anche chi ha la macchina è in difficoltà, perché parcheggiare è impossibile. La stessa soluzione dell'autobus è poco comoda».
«D'altro canto lo sportello di via Cattaneo, che sarebbe sicuramente più centrale, non fa servizio di consegna raccomandate e pacchi. Insomma, nell'era della comunicazione mediale, a Verona per quel che riguarda il servizio postale si è ancora decisamente indietro. Per questo abbiamo anche pensato di avviare una raccolta firme con la quale chiedere alle Poste il ripristino di una sede centrale con tutti i servizi: a noi era giunta voce infatti che le Poste volessero realizzare un ufficio unico alla Stazione: speriamo davvero che si tratti di una voce e nulla più. Intanto però da anni siamo in grave difficoltà».

Alessandra Galetto

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