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«Nella nostra politica la famiglia al centro»

Il sindaco Federico Sboarina al lavoro a Palazzo BarbieriLa proclamazione di Sboarina sindaco a Palazzo BarbieriLa Madonna della Corona: è previsto un pellegrinaggio
Il sindaco Federico Sboarina al lavoro a Palazzo BarbieriLa proclamazione di Sboarina sindaco a Palazzo BarbieriLa Madonna della Corona: è previsto un pellegrinaggio
Il sindaco Federico Sboarina al lavoro a Palazzo BarbieriLa proclamazione di Sboarina sindaco a Palazzo BarbieriLa Madonna della Corona: è previsto un pellegrinaggio
Il sindaco Federico Sboarina al lavoro a Palazzo BarbieriLa proclamazione di Sboarina sindaco a Palazzo BarbieriLa Madonna della Corona: è previsto un pellegrinaggio

«Tutti, ognuno nei propri ruoli, di maggioranza e minoranza, siamo chiamati ad amministrare bene la nostra città e a tutti chiedo di lavorare sodo». Con queste parole il sindaco Federico Sboarina si rivolgerà al Consiglio comunale che si riunisce oggi per la prima volta dopo le elezioni di giugno. A presiedere la seduta fino all’elezione del nuovo presidente, che con ogni probabilità sarà Ciro Maschio, toccherà all’ex sindaco Flavio Tosi.

Sindaco, oggi giurerà fedeltà alla Costituzione, cosa prova?

Una grande emozione. L’ho detto molte volte in campagna elettorale, io amo la mia città e voglio il suo progresso e diventarne sindaco è stato un traguardo importante. In aula, ai consiglieri di maggioranza e di minoranza, ognuno per il proprio compito e nei propri ruoli, dirò che siamo chiamati ad un grande compito: amministrare bene la nostra città. Dobbiamo farlo con il buon esempio e con il massimo impegno. A tutti chiedo di lavorare sodo.

Rispetto a quella di Flavio Tosi la sua maggioranza è formata da una coalizione più variegata. Non teme particolarismi a scapito dello spirito di squadra?

La nostra è una coalizione di centrodestra e le amministrative di Verona sono state un laboratorio politico importante, esportabile anche su scala nazionale. Attorno ad un movimento civico, e a un candidato sindaco espressione del civismo, siamo riusciti a far dialogare tutta l’area. Battiti Verona Domani è il primo partito della coalizione, capace di fare aggregazione e mediazione. In questo contesto le differenze arricchiscono. Non vedo particolari rischi di fughe in avanti. Siamo prima di tutto un gruppo di amici e di persone che hanno un rapporto umano prima ancora che politico.

È partita la corsa alle poltrone delle aziende partecipate. Ce la farà ad accontentare tutti? Le nomine saranno più tecniche o più politiche?

Le nomine che competono al Comune sono molte e scaglionate nel tempo. Affronteremo quelle in scadenza puntando sulla competenza, che è il leit motiv che ha accompagnato le mie scelte amministrative. La capacità e l’onestà possono essere sia in candidati della società civile sia in esponenti di partito. I vertici della mia coalizione hanno condiviso questo principio fin dall’inizio.

In aula siederà accanto all’ex sindaco Tosi. Si sentirà imbarazzato?

No, perché dovrei? La campagna elettorale è finita e ora ognuno è chiamato a svolgere il ruolo pubblico assegnato dagli elettori. Io farò il sindaco al meglio delle mie capacità, così come immagino che Flavio Tosi vorrà svolgere con competenza il suo mandato di controllore della maggioranza. Ad entrambi, i veronesi hanno chiesto di far progredire la città e non di perdere tempo in polemiche personali. Conoscendo Flavio, immagino che lo farà.

La prima delibera che le piacerebbe discutesse il Consiglio?

Una che riguarda una delega che ho trattenuto per me perché la ritengo della massima importanza, e cioè quella della Famiglia. La famiglia è il nucleo vitale portante della nostra società, composta da un padre e da una madre che crescono i propri figli. Le nostre politiche amministrative hanno al centro la famiglia, ogni assessore nella sua programmazione deve tenerne conto e io così potrò coordinare il lavoro di ognuno. Non sarebbe stato altrettanto possibile per uno dei membri di giunta nei confronti dei colleghi. Ci occuperemo di tutte le tematiche per agevolare le famiglie e la loro tenuta, con un occhio di riguardo a quelle con difficoltà.

In questi primi giorni, qual è stato il momento più bello?

Il momento della proclamazione. Quando mi hanno messo la fascia ho sentito il peso e la responsabilità dei prossimi cinque anni. È stato un gesto simbolico che mi ha dato una grande emozione. Difficile spiegarlo a parole, il mio impegno è di dimostrarlo con i fatti.

Si concederà qualche giorno di vacanza?

Probabilmente le due settimane centrali di agosto non faremo riunioni di Giunta e quindi mi prenderò qualche giorno di vacanza. Non ho ancora deciso, ma di solito quando ho bisogno di riposo e di relax non c’è niente di meglio del lago di Garda.

E il promesso pellegrinaggio a piedi alla Madonna della Corona?

Ci andrò con tutti gli assessori, appena il clima sarà un po’ più fresco.

Enrico Santi

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