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Ma Valdegamberi è in bilico, rivolta Udc

IL CASO. Il consigliere pareva già alla Camera, ma c'è un intoppo. E i consiglieri veneti minacciano di uscire dal partito
Catania forse non lascerà e il veronese sarebbe fuori E Scelta Civica con Monti chiede un seggio in più
Stefano Valdegamberi, Udc
Stefano Valdegamberi, Udc
Stefano Valdegamberi, Udc
Stefano Valdegamberi, Udc

Eletto. Non eletto. Eletto. Non eletto. Doccia scozzese per Stefano Valdegamberi, 43 anni, consigliere regionale dell'Udc che era candidato alla Camera Veneto 1 al numero 2, dietro il ministro uscente dell'agricoltura Mario Catania, candidato in quota all'Udc, alleato a Scelta Civica con Monti e a Fli. In un primo momento pareva che Valdegamberi riuscisse a essere eletto, perché pareva che Catania optasse per considerarsi eletto nel collegio della Campania 2, lasciando quindi il posto al veronese. Ieri però, dopo un vertice infuocato dell'Udc a Roma, è emerso che Catania dovrebbe restare eletto in Veneto 1 (Verona, Vicenza, Padova e Rovigo) e che nel collegio Campania 2 cederebbe quindi il posto a Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, lo storico leader della Democrazia Cristiana, già presidente del Consiglio dei ministri. L'unico seggio attribuito all'Udc in Veneto 1 sarebbe dunque quello di Catania. Se fosse stato eletto, come era parso in un primo momento dopo la ripartizione dei resti su scala nazionale, Valdegamberi, già sindaco di Badia Calavena e già assessore regionale ai servizi sociali (dal 2005 al 2010), sarebbe stato l'unico deputato dell'Udc del centro-nord Italia. Così però non dovrebbe essere. E così parte l'ultimatum al partito, guidato in Veneto dal segretario Antonio De Poli, eletto senatore per Scelta Civica con Monti, che al Senato aveva sia candidati montiani, sia di Udc che di Fli. Se oggi il romano Catania non dovesse ritirarsi dal Veneto lasciando il posto al veronese Valdegamberi, i consiglieri regionali dell'Udc usciranno dal partito. Una presa di posizione, questa, che contesta la scelta di aver imposto da Roma un candidato, ministro del Governo tecnico Monti e dirigente del ministero dell'agricoltura, che nemmeno è veneto e tantomeno iscritto all'Udc. Intanto, c'è un altro ostacolo nel cammino dell'Udc, che potrebbe anche precludere l'elezione allo stesso Catania, il cui seggio sarebbe scattato, all'Udc, appunto con la ripartizione dei resti. Scelta Civica, alleato dell'Udc, ha già eletto in Veneto 1 Ilaria Capua e il veronese Stefano Giuseppe Quintarelli. Ma la lista ha presentato dopo numerosi conteggi, con il suo coordinatore regionale Diego Bottacin, una segnalazione al ministero dell'Interno e alla Circoscrizione, chiedendo una verifica e una riassegnazione del seggio, parlando di «possibile errore». Se la richiesta dovesse essere accolta, verrebbe eletto il padovano Domenico Menorello, di Scelta Civica, al posto di Catania (o, nel caso, ormai improbabile, di rinuncia, Valdegamberi).E.G.

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