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Linee e orari, la Babele delle tabelle

Una palina con le indicazioni di linee ormai inesistenti da tempo. Come queste ce ne sono molte altreUn gruppo di passeggeri alla stazione di  Porta Nuova FOTO MARCHIORILa fermata di via Mameli con i numeri inesistenti da anni
Una palina con le indicazioni di linee ormai inesistenti da tempo. Come queste ce ne sono molte altreUn gruppo di passeggeri alla stazione di Porta Nuova FOTO MARCHIORILa fermata di via Mameli con i numeri inesistenti da anni
Una palina con le indicazioni di linee ormai inesistenti da tempo. Come queste ce ne sono molte altreUn gruppo di passeggeri alla stazione di  Porta Nuova FOTO MARCHIORILa fermata di via Mameli con i numeri inesistenti da anni
Una palina con le indicazioni di linee ormai inesistenti da tempo. Come queste ce ne sono molte altreUn gruppo di passeggeri alla stazione di Porta Nuova FOTO MARCHIORILa fermata di via Mameli con i numeri inesistenti da anni

Linee che non esistono più, percorsi soppressi da tempo o modificati, lacune informative. Si parla delle paline dell’Atv, i cartelli posti alle fermate degli autobus indicanti numeri delle corse e orari. Più di un lettore, e uno particolarmente attento, ha scritto al nostro giornale per segnalare una serie di errori, qualcuno anche macroscopico, su questi tabelloni che dovrebbero orientare i fruitori dei mezzi pubblici, ma che, in realtà, generano non poca confusione in chi deve prendere un autobus, in particolare se si tratta di turisti o persone che di solito non utilizzano il servizio.

Il lettore pignolo e ben documentato, segnala, ad esempio, che la linea 510 non esiste più da anni, perché sostituita dalla 52, ma le fermate, da Castel D’Azzano a Stallavena, non sono mai state corrette. Idem per la linea 81, soppressa ma ancora «viva» sulle paline, come la linea 71, che non esiste più da anni ma risulta ancora alle fermate, da Porto San Pancrazio a Borgo Trento.

La linea 72, fa presente il nostro lettore, ha variato percorso, ma le modifiche non sono ancora visibili alle fermate da San Felice Extra a Quinto. Altri esempi. La linea 42 è stata eliminata parecchi anni fa mentre la linea 93, serale e festiva, ha cambiato percorso e non transita più a Madonna di Campagna e Porto San Pancrazio come invece risulta ancora dalle tabelle. Discorso analogo per la linea 94, anch’essa serale e festiva, che non transita più da Ca’ Di David e Borgo Roma.

Un’altra pecca riguarda le linee extraurbane che hanno cambiato numerazione da parecchi anni «ma molte tabelle non sono aggiornate», fa presente il nostro lettore. Ci sono fermate ad alta intensità di pubblico, come Porta Vescovo, la Bra e Castelvecchio dove le paline riportano linee non più esistenti o modificate. In via Valverde, al civico 26, si segnala un controsenso: una fermata urbana ed extraurbana priva di indicazioni. La palina c’è ma sopra non c’è scritto nulla. Ovviamente chi prende spesso l’autobus che passa di qui sa benissimo quali bus si fermano ma per un «foresto» si tratta di un rebus. In via XXIV Maggio, invece, la tabella indica ancora la presenza della linea 42, che non c’è più, della 91 che non passa più da questa strada, mentre manca la 93, che passa regolarmente. In via Da Vico, invece, al civico 2, la tabella indica la linea 71, che non esiste più, la 93, che non transita più per questo percorso, mentre manca la linea 91. Gli esempi abbondano, in diverse parti della città. Al Cimitero monumentale, per dire, l’indicata linea 71 non passa più come la 93, che ha cambiato percorso. Clamoroso il caso della tabella di via Mameli all’altezza dell’ex stazione Verona-Caprino: indica le linee 1, 3, 4, 4bis, 5/6, 7 e 8 inesistenti da anni.

E l’ultima lamentela riguarda l’annosa questione di piazzale XXV Aprile, davanti alla stazione di Porta Nuova, indicata più volte da molti lettori ma anche turisti come un punto debole delle informazioni al pubblico. «Il punto di snodo più importante delle linee urbane ed extraurbane», scrive piuttosto sconsolato il nostro lettore, «presenta informazioni carenti e insufficienti, oltre che confuse. Mancano pensiline, tabelloni chiari ed esaustivi sulle linee transitanti». In particolare manca un riparo per chi aspetta il bus in prossimità del canale Camuzzoni.

Elena Cardinali

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