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L’incrocio maledetto sarà messo in sicurezza

Fiori sul luogo dove ha perso la vita a Riccardo Musumeci, l’incrocio tra via San Marco e via Curiel DIENNE
Fiori sul luogo dove ha perso la vita a Riccardo Musumeci, l’incrocio tra via San Marco e via Curiel DIENNE
Fiori sul luogo dove ha perso la vita a Riccardo Musumeci, l’incrocio tra via San Marco e via Curiel DIENNE
Fiori sul luogo dove ha perso la vita a Riccardo Musumeci, l’incrocio tra via San Marco e via Curiel DIENNE

Approvare quanto prima in Giunta e poi in Consiglio comunale due progetti edilizi che, come opere di compensazione pubbliche - da realizzare nel 2020 - porteranno tra l’altro una rotatoria in Borgo Milano, all’incrocio tra via San Marco, via Curiel e coinvolgendo via Gramsci. Cioè il luogo in cui nella notte tra sabato e l’Epifania è morto il ventiseienne veronese Riccardo Musumeci, schiantatosi contro un albero con la Fiat Punto che stava guidando. Nell’incidente è rimasta anche gravemente ferita una ragazza veneziana, che era a fianco del giovane. Inoltre: impegnati nel bilancio 2019 trecentomila euro per mettere in sicurezza strade. È quanto ha deciso la Giunta nella seduta di ieri. «Abbiamo pronto uno studio di fattibilità per i vari interventi e ora mettiamo a bilancio 300mila euro per mettere in sicurezza “punti neri” della circolazione di auto, cioè incroci pericolosi sia attraversamenti pedonali, con nuovi semafori e segnaletica», dice il vicesindaco Luca Zanotto, assessore alla mobilità, con la collega a urbanistica e edilizia privata Ilaria Segala. I quali hanno illustrato poi i lavori che verranno svolti in Borgo Milano, nella zona dell’incidente e anche poco distante, pure lungo via San Marco, la strada che collega San Massimo a Borgo Milano. Tra l’altro (L’Arena di ieri) il consigliere comunale del Pd Federico Benini ha detto di aver segnalato da anni la pericolosità dell’incrocio tra via San Marco, via Curiel e via Gramsci. Una viabilità di quartiere ma insidiosa. Pericolosità nota al Comune, ha aggiunto Benini, tanto che 1,3 milioni erano già a bilancio per sistemare l’incrocio. «Verrà realizzata una rotatoria tra via San Marco e la svolta verso via Curiel. Obbligherà dunque a entrarci chi proverrà da San Massimo o da Borgo Milano, limitando quindi la velocità», spiega però l’assessore Zanotto. «La rotatoria poi collegherà direttamente via Gramsci con via San Marco, in maniera sicura, e poi verrà sistemata l’intera zona, con posti auto pertinenziali per chi abita vicino». Come illustra ancora il vicesindaco infatti, il progetto prevede di costruire un’altra rotatoria, pure lungo via San Marco ma in direzione Borgo Milano poco prima del semaforo da cui si svolta a sinistra in via Molise. «Anche qui ci sarà una rotatoria, che tra l’altro consentirà di svoltare verso via Sogare qualche decina di metri prima di una svolta a gomito da via San Marco. Le due rotatorie saranno anche collegate da una pista ciclabile lungo via San Marco e fino a via Sogare». Come ricorda l’assessore Segala, «queste opere verranno finanziate come compensazioni da privati che in quei luoghi riconvertiranno aree dismesse, l’ex conservatoria e la ditta Maritan & Borgato, che verranno approvate tramite lo Sblocca Italia». Si tratta di due piccole strutture di vendita. Poco distante, tra l’altro, altre opere di compensazione stradali che, come dicono Zanotto e Segala, saranno pagate dalla clinica San Francesco che ha sede in quartiere Pindemonte ma, pur restando lì, in Borgo Milano realizzerà una ulteriore struttura. Sul fronte politico, intanto, il capogruppo di Fratelli d’Italia Leonardo Ferrari stigmatizza le dichiarazioni di Benini, del Pd. «Sono rimasto profondamente colpito della morte di una giovane vita a causa di un incidente stradale», dice, in una nota, «ma la cosa che mi turba ulteriormente è l’immediato intervento del consigliere Benini che strumentalizza un fatto così tragico per fini politici». «L’incrocio», conclude, «è così pericoloso che secondo i dati della Polizia municipale, nel 2017 c’è stato un solo incidente e nel 2018 nemmeno uno. Trovo lo sciacallaggio fatto da Benini del tutto inutile e inopportuno». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Giardini

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