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Iciss pensa a un ostello in una casa a Quinzano

La palazzina dell’Iciss a Quinzano, in via Villa, dove andrebbe l’ostello
La palazzina dell’Iciss a Quinzano, in via Villa, dove andrebbe l’ostello
La palazzina dell’Iciss a Quinzano, in via Villa, dove andrebbe l’ostello
La palazzina dell’Iciss a Quinzano, in via Villa, dove andrebbe l’ostello

Costruire un ostello a Quinzano, in particolare per studenti e persone disabili. È l’idea a cui sta lavorando Iciss, gli Istituti civici di servizio sociale, per l’edificio di sua proprietà, ora degradato e inutilizzato, in via Villa 12, da ristrutturare. Là c’erano tra l’altro la Cooperativa Luce e Lavoro e una scuola professionale. L’iniziativa è solo di Iciss, ente regionale, con sede in quartiere Pindemonte, in via Carso, nato per concentrare in un unico ente diverse istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab). L’ente, presieduto da Marco Cargnelli, ha un patrimonio di immobili anche in provincia, in parte provenienti da lasciti testamentari e in parte appena costruiti. Il progetto non c’entra con l’ostello della gioventù appena chiuso a San Giovanni in Valle, a Villa Francescatti, gestito dal Centro di cooperazione giovanile internazionale, né con quello che s’intende ricavare in una palazzina in via Dalla Bona, zona Porta Palio, che sarà gestito da Officina dell’Aias. «La nostra ipotesi, sottoposta all’Amministrazione comunale, è di dare vita e gestire un ostello per giovani, studenti, disabili, per restaurare e rendere di nuovo fruibile la palazzina di via Villa, in un bel contesto ambientale e storico», dice Cargnelli. Iciss è anche proprietario del complesso Verona Ospitale, in quartiere Pindemonte, in via Carso - dove ha sede - con una trentina di appartamenti per pazienti in cura a Verona e i loro familiari. A Villa Guardini, tra Avesa e La Cola, gestisce in convenzione con l’Ulss una Comunità terapeutica protetta per persone con problemi psichiatrici. Amministra immobili per funzioni sociali e istituzionali, in piccola parte a reddito. «E nella nostra sede abbiamo un interessante archivio storico sull’assistenza a Verona dal 1500 in qua», conclude Cargnelli, «che apriremo alla consultazione». • E.G.

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