La vigilia era stata ad alta tensione, arroventata da prese di posizione di opposti schieramenti. L’argomento e soprattutto la presenza del sindaco, sospeso, di Riace Mimmo Lucano insieme al missionario comboniano Alex Zanotelli era di quelli scottanti. Ma a colpire tutti ieri sera è stato il numero dei presenti. Un migliaio a gremire la chiesa di San Nicolò e almeno altrettanti rimasti fuori. A vigilare che non succedesse niente uno schieramento di polizia in tenuta antisommossa. Ma, nonostante le preoccupazioni della vigilia, tutto è filato liscio.
L’argomento della serata, promossa da Fondazione Nigrizia, Centro missionario diocesano, Combonifem e Cestim è «Accoglienza che rigenera. L’esperienza di Riace». (le FOTO)
Padre Zanotelli: «In una Calabria dove regna la più potente organizzazione criminale del mondo un magistrato di Locri se la prende con un sindaco “francescano“ che non si è messo un soldo in tasca...». Mimmo Lucano ha la voce spezzata dall’emozione. «Non era mia intenzione diventare un caso mediatico». I«Riace ha dimostrato che il futuro è il presente, nel 2015 eravamo metà autoctoni e metà immigrati, ma non c’è mai stato un problema serio. Grazie agli immigrati abbiamo ridato vita a un paese di 1.600 abitanti, riaperto la scuola, creato lavoro recuperando le tradizioni locali, creato turismo, dando una risposta culturale alla criminalità organizzata... Abbiamo fatto sì che le nascite superassero i decessi, ma si è deciso di interrompere questo messaggio di speranza e umanità perché è sulla paura che si fondano le fortune elettorali». •