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Elezione del presidente
e surroghe

La prima seduta del Consiglio comunale uscito dal voto amministrativo di giugno è convocata per le 17,30 nell’aula Gozzi di Palazzo Barbieri.

Al primo punto dell’ordine del giorno c’è l’«esame della condizione degli eletti».

In seguito si procederà a una serie di «surrogazioni» di consiglieri che hanno presentato le proprie dimissioni. Si tratta di quattro esponenti della maggioranza, Massimo Mariotti di Fratelli d’Italia, Michele Croce di Verona Pulita, Enrico Corsi della Lega Nord e Bruno Tacchella di Battiti Verona Domani che rinunciano al loro seggio in vista di una incarico alla guida di una partecipata. Una volta entrati in Consiglio, infatti, dovrebbero aspettare due anni prima di poter assumere altri incarichi in aziende pubbliche. I quattro consiglieri verranno sostituiti dai primi dei non eletti. A queste dimissioni si aggiunge quella, annunciata da tempo, di Orietta Salemi, l’ex candidata sindaco di Pd, Verona Civica e della lista Eppur si muove, che ha deciso di rimanere al suo posto in Consiglio regionale.

Si procederà quindi all’elezione del presidente del Consiglio comunale (secondo gli accordi nella maggioranza sarà Ciro Maschio, il consigliere che entrerà al posto di Mariotti) e dei vicepresidenti. Quindi ci sarà il giuramento del sindaco Michele Sboarina che poi presenterà la sua Giunta.

RETTIFICA. Valter Macchi, giunto quarto nella lista di Verona Pulita, non dovrà dimettersi per far posto a Gianmarco Padovani.

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