È stata assegnata alla giunta per le «immunità del Senato» la richiesta all’uso delle intercettazioni della senatrice Cinzia Bonfrisco (ex Cor ora in Fdl) accusata dai giudici di Verona di corruzione e associazione a delinquere. La parlamentare avrebbe favorito, «in cambio di denaro e altre utilità, con interventi legislativi e organizzando incontri con vertici istituzionali» Gaetano Zoccatelli direttore generale del Cev (Consorzio Energia Veneto)».
È stato il giudice per le indagini preliminari Giulia Franciosi a chiedere l’utilizzazione delle intercettazioni. «Le intercettazioni sono la mia garanzia», contrattacca Bonfrisco, «io stessa ho chiesto al presidente della giunta di essere sentita quanto prima. Dal procuratore ero stato sentita a gennaio, guarda caso, adesso che c’è la chiusura della campagna elettorale, salta fuori questa faccenda».