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La denuncia

Casa di Giulietta,
degrado e pericolo
per la sicurezza

La denuncia di un regista
Casa di Giulietta, tra degrado e insicurezza
Casa di Giulietta, tra degrado e insicurezza
Casa di Giulietta, tra degrado e insicurezza
Casa di Giulietta, tra degrado e insicurezza

«Probabilmente il posto più conosciuto in tutto il mondo di Verona è il posto meno romantico che potessi immaginare. Dovreste prendervi più cura di questo gioiello che immagino sia anche una importante attrazione per i turisti». Parola di Freddie Marrero, regista e produttore cinematografico portoricano arrivato in riva all'Adige lo scorso agosto.

 

Ieri, deluso, ha scritto al nostro giornale per denunciare la condizione allo sbando in cui ha trovato il Cortile di Giulietta: pareti sporche, cerotti, perfino un assorbente incollato sul muro, scritte a graffiti dappertutto. Purtroppo non è una novità. Lo confermano le guide turistiche, che sotto il celebre balcone vanno e vengono anche più volte in un solo giorno. «È il punto più critico della città» sottolinea senza mezzi termini Aurora Soldà, responsabile dell'Associazione Guide Ippogrifo.

 

«Da quando non c'è più la sorveglianza privata, con la guardia in divisa a far da deterrente, l'atrio e il cortile di Giulietta sono praticamente terra di nessuno, in preda alla trascuratezza. Alle pareti c'è attaccato di tutto, dalle gomme da masticare ai cerotti, a volte addirittura assorbenti». Coi tempi che corrono, aggiunge, la preoccupazione è anche per la sicurezza. «Ci sono orari in cui al cortile quasi non si riesce ad accedere, tanta è la gente. E non ci sono vie di fuga. È il momento di pensare a una soluzione. A contingentare le entrate al cancello, o per lo meno a dividere l'atrio a metà con transenne per lasciare una corsia in ingresso e una in uscita. I turisti hanno diritto di essere tutelati. Molti, soprattutto gli anziani, quando vedono la ressa nel cortile non entrano. Coi borseggiatori, poi... bel biglietto da visita per Verona!» 

Laura Perina

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