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Tragedia in una casa famiglia

Attimo di distrazione
e la bimba annega
Madre allontanata


Eseguita l'autopsia
Via Trezza (DIENNE FOTO)
Via Trezza (DIENNE FOTO)
Via Trezza (DIENNE FOTO)
Via Trezza (DIENNE FOTO)

Sono sufficienti pochi secondi, a volte, per fare la differenza tra la vita e la morte. Domenica quei secondi sono stati decisivi per una bimba di nove mesi, annegata dentro la vasca da bagno di Casa Gabriella, una casa famiglia di via Trezza, a Veronetta.

La chiamata al 118 è arrivata intorno alle 18,30. La richiesta di soccorso era di quelle che mai si vorrebbero sentire: una bambina di pochi mesi in arresto cardiocircolatorio. Il personale medico si è precipitato sul posto e ha fatto tutto il possibile per rianimarla fino a che è apparso evidente che ormai non c’era più nulla da fare.

Informata di quanto accaduto, la procura ha aperto un’inchiesta: l’ipotesi di reato è «abbandono di minore», aggravato dalla morte della bimba.

 

LA STORIA 

La donna, di origini nigeriane, era arrivata dalla Norvegia con due figli.

La mamma stava facendo il bagnetto alla bimba dentro la vasca. Forse si è allontanata un attimo. Perché tanto, dentro la casa famiglia, c’erano molte altre madri. E spesso l’aiuto era reciproco. Ognuna dava un occhio ai figli dell’altra. E viceversa.

Quando ha visto la piccola, era ormai troppo tardi: girata a pancia in giù nella vasca, non si muoveva più. È stato allora che è scattata la chiamata al 118, ma ogni intervento è stato vano. Il corpicino della bimba giaceva steso senza vita, sotto gli occhi disperati, e impotenti, della madre.

 

L’INDAGINE

L’inchiesta, aperta per «abbandono di minore», al momento è a carico di ignoti: gli inquirenti non hanno ancora iscritto nessuno sul registro degli indagati perché vogliono prima capire nel dettaglio come si sono svolti i fatti.

Il dato certo è arrivato ieri nel primo pomeriggio: l’autopsia, eseguita dal dottor Dario Raniero dell’Istituto di Medicina legale, ha confermato che la causa della morte della bimba è annegamento. L’ipotesi del dolo è stata esclusa fin da subito: secondo gli inquirenti, infatti, è altamente probabile che si sia trattato di un attimo di distrazione. Per qualche giorno comunque la mamma verrà allontanata dall'altro figlio.

Nei prossimi giorni verranno sentite tutte le persone che a quell’ora erano presenti all’interno della casa famiglia e che potrebbero far luce su quanto avvenuto in quei drammatici minuti. 

Manuela Trevisani e Alessandra Vaccari

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