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Bardolino già rilancia
«Uniamo altri Comuni»

Gli stand del fuori salone di Vinitaly sul lungolago di Bardolino FOTO AMATO
Gli stand del fuori salone di Vinitaly sul lungolago di Bardolino FOTO AMATO
Gli stand del fuori salone di Vinitaly sul lungolago di Bardolino FOTO AMATO
Gli stand del fuori salone di Vinitaly sul lungolago di Bardolino FOTO AMATO

Nessun taglio del nastro ufficiale ma una benaugurante degustazione vini, nel piano nobile di Villa Carrara Bottagisio con finestre e vista mozzafiato sul lago di Garda, ha aperto la prima edizione del Vinitaly and the City, il fuori salone di Vinitaly a Bardolino. Per salutare con i giusti crismi il debutto in «società», sotto il mantello della Fiera di Verona, il sindaco Ivan de Beni ha invitato una schiera di primi cittadini del territorio gardesano e del suo immediato entroterra per condividere la gioia e l’orgoglio di ospitare nel proprio Comune una manifestazione di classe (si aggiunge a tante altre sfornate periodicamente dal Bardolino) che di fatto apre una stagione turistica orientata a bissare i risultati da record del 2016. E la gente a Bardolino, e sul Garda, complici le imminenti festività pasquali, non manca.

Per loro, e per i residenti, la possibilità fino a martedì di degustare le principali etichette e denominazioni vinicole del territorio scaligero in mostra su lungolago Cornicello e Parco Carrara Bottagisio.

Accanto alle aziende e ai Consorzi del vino, ospitati in eleganti strutture trasparenti a partire dall’immenso igloo che di notte s’illumina di fucsia, il colore della festa, trovano spazio gli angoli dedicati alla parte food. In pratica per potere accedere alle degustazioni è necessario acquistare il biglietto, venduto nella grande botte posta sul lungolago, che al costo di 15 euro dà diritto ad avere un calice omaggio, tre degustazioni di vino e due di cibo.

A curare la cucina, oltre a Scapin 1935 e il Consorzio del Formaggio Monte Veronese, i ragazzi dell’istituto alberghiero Carnacina. «Sono circa trecento gli studenti impegnati in questi cinque giorni», afferma il dirigente scolastico Eugenio Campara poco prima di entrare a Villa Carrara. Qui il sindaco dopo i saluti di rito lancia ai suoi colleghi una proposta per il prossimo anno. «Bardolino si è impegnata al massimo per portare fuori da Verona il salone del vino. Ci siamo riusciti grazie alla disponibilità di Maurizio Danese, presidente di Veronafiere coinvolto dal presidente della Fondazione Bardolino Top Fernando Morando, e facendo seguito ad una intuizione giuntami in municipio dal presidente del Consorzio Tutela Vino Bardolino Franco Cristoforetti e da Angelo Peretti. Abbiamo lavorato duramente per allestire questa grande kermesse ma siamo convinti che per crescere è necessario allargare la collaborazione ad altri Comuni. Per questo siamo disponibili ad ospitare le vostre eccellenze enogastronomiche e magari affiancare al nome di Bardolino quello di altri paesi dell’area Garda Baldo. Se invece volete fare la stessa iniziativa nel vostro Comune siamo a disposizione con tutto il nostro bagaglio d’esperienza maturato in questi ultimi mesi».

Una idea che ha trovato subito il plauso del presidente della Provincia Antonio Pastorello pronto a sottolineare che «chi va da solo fa poca strada». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Andrea Bassi e il vice presidente vicario di Veronafiere Claudio Valente che ha confermato la necessità di fare rete, promuovere l’unicità del territorio e soprattutto di avere la capacità d’investire il valore della Fiera al di fuori di Verona.

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