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Alla Carega cerimonia
con un brindisi finale

Il capitello della Carega
Il capitello della Carega
Il capitello della Carega
Il capitello della Carega

Alla Carega, il cuore del rione diventa un sagrato: si rinnova la tradizione legata alla Festa dell’Assunta. Domani, in piazzetta Sole, alle 12.30, il vescovo monsignor Giuseppe Zenti impartirà la tradizionale benedizione dell’Assunta assieme ai prelati del Duomo e di Sant’Eufemia. Saranno presenti le autorità cittadine.

Al termine della cerimonia il Comitato carnevale benefico Carega-centro storico «Cor de Verona» offrirà a tutti i presenti un piatto di minestrone e un bicchiere di vino bianco.

Per un giorno, il cuore del quartiere della Carega diverrà un piccolo sagrato in onore della Madonna Assunta. «Si tratta di una tradizione pluriennale», commenta il presidente del Comitato, Alberto Recchia, «che ci riunisce dinanzi all’edicola di via Carega dedicata a Santa Maria Assunta. È anche un momento sociale per incontrarsi tra residenti e quanti sono rimasti in città nella giornata di Ferragosto, considerata a tutti gli effetti giorno clou delle vacanze». «Al termine della cerimonia», prosegue, «è tradizione fermarsi nel rione per un piatto di minestrone accompagnato dal caratteristico “bianco dell’amicizia”. Si rinnova, così, il legame indissolubile del quartiere della Carega con la propria gente».

L’edicola che raffigura una Madonna con Bambino è datata alla metà dell’Ottocento e si trova in via Cadrega angolo Piazzetta Sole.

È un’immagine dipinta ad olio su tela e cara alla devozione popolare. La leggenda narra sia giunta miracolosamente nel rione trasportata dalle acque in piena dell’Adige durante l’innondazione del 17 settembre 1882. L’edicola sulla facciata di palazzo «Caperle-Rossi» è nota anche con il nome di «capitel dell’Assunta». Il «nobil rion de la Carega» è posto a due passi dal centro storico, tra la Cattedrale e la chiesa di Sant’Eufemia. Un intreccio di viuzze con corti che ancora richiamano l’antico reticolato romano, mentre l’acciottolato che lo percorre è molto più tardo: infatti, risale all’Ottocento come la doppia corsia in pietra. Curiosa la derivazione del toponimo: la Carega è il nome dato ad un cippo dedicato ad un magistrato romano, Cornelio Annone. Il monumento si trovava fino alla metà del Settecento in piazzetta Ottolini e sarà proprio la sua forma, spezzata e simile ad una cattedra, a dare origine al nome del borgo: cattedra in latino si traduce in cathèdra che nella lingua locale diventa carèga.

Il cippo oggi è custodito al Museo Lapidario Maffeiano il cui ingresso si trova a lato dei Portoni della Bra. Il quartiere è legato anche alla figura di Re Teodorico e il costume che lo raffigura è tra le maschere storiche del Carnevale Veronese.

Marco Cerpelloni

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