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Affluenza record a Verona e provincia
Alle urne il 77 per cento degli elettori

File di elettori in attesa davanti ai seggi per poter votare MARCHIORI
File di elettori in attesa davanti ai seggi per poter votare MARCHIORI
File di elettori in attesa davanti ai seggi per poter votare MARCHIORI
File di elettori in attesa davanti ai seggi per poter votare MARCHIORI

La lunga, estenuante, campagna elettorale referendaria è sfociata in un’affluenza record alle urne in tutta Italia. Con il Veneto in testa, insieme all’Emilia Romagna (alle 19 in entrambe aveva votato il 65,91 per cento) nella «gara» fra le regioni.

Nella provincia di Verona, l’affluenza registrata alle 23, ora di chiusura dei seggi che si erano regolarmente aperti in tutti e 98 i Comuni, è stata del 76,60 per cento. Un dato davvero alto, se raffrontato ai più recenti appuntamenti elettorali.

Che gli elettori veronesi avessero voglia di dire la loro sulla riforma costituzionale si era capito già nel primo dato, quello rilevato a mezzogiorno. A quell’ora nel Veronese l’affluenza era stata del 23,36 per cento. E alle 19 si era recato alle urne già il 64,69 per cento. Un dato quest’ultimo superiore a molte tornate elettorali del recente passato. Nel solo Comune di Verona alla chiusura dei seggi aveva votato quasi il 76 per cento, vale a dire 144.629 elettori. Un dato leggermente più basso rispetto all’intero territorio provinciale. A mezzogiorno l’affluenza era stata del 21,28 per cento e alle 19 del 61,17. In provincia di Verona sono sette i Comuni nei quali la partecipazione al voto ha raggiunto e in qualche caso addirittura superato l’80 per cento. Si tratta di Belfiore, Cerro, Grezzana, Lavagno, Roverè, San Pietro in Cariano, Lavagno e Soave. Sfiorano questa soglia centri come Affi, Buttapietra, Grezzana, San Martino, Sommacampagna.

Lo scorso 17 aprile, al referendum sulle trivellazioni in mare aveva votato in tutta la provincia appena il 33,5 per cento. In città l’affluenza, leggermente più alta, si era fermata al 36 per cento. Dati nemmeno raffrontabili con quelli del referendum costituzionale svoltosi ieri, consultazione che, al di là del quesito sottoposto al parere degli elettori, ha assunto un significato di carattere politico

Il raffronto più vicino nel tempo, quindi, va fatto con le elezioni regionali del 31 maggio 2015. In provincia di Verona era andato a votare il 57,7 per cento. Ma il dato sull’affluenza riporta, come consistenza, alle europee del 25 maggio 2014, in occasione delle quali nell’intera provincia si recò alle urne il 65,4 per cento (62,5 per cento in città.

Nel Veneto, Vicenza, è il capoluogo in cui è stata più alta la partecipazione. Nella seconda rilevazione della giornata vi aveva infatti già votato il 67,86 per cento degli elettori. E.S.

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