<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
None

A Casa Boggian si studia al buio Esami a rischio

CONSERVATORIO. Ancora senza corrente la sede di stradone San Fermo
Gli studenti del Dall'Abaco si attrezzano con luci a batteria, ma il timore è che la Provincia stacchi la spina anche nella sede di via Massalongo
Due allieve del conservatorio FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
Due allieve del conservatorio FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
Due allieve del conservatorio FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
Due allieve del conservatorio FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI

C'è chi per riuscire a leggere le partiture sposta il clavicembalo sotto la finestra alla ricerca di un raggio di luce e chi si attrezza attaccando al leggio delle lucine alimentate a pile. L'arte di arrangiarsi non manca agli studenti del Conservatorio Dall'Abaco che da lunedì sono al buio nella succursale di Casa Boggian in stradone San Fermo, quella che ospita i dipartimenti di percussioni, musica antica, jazz (in tutto un centinaio di studenti) e dove si svolgono i corsi di propedeutica musicale frequentati fino a poche settimane fa da circa cento bambini. Gli studenti sono sorpresi della querelle tra enti pubblici che ha portato la Provincia a staccare la spina, ma sono più preoccupati per gli esami che fra qualche giorno dovranno affrontare e che sperano di riuscire a sostenere vista la possibilità che anche nella sede centrale venga sospesa la fornitura di energia. «Abbiamo delle partiture antiche originali e non è così semplici leggerle se manca la luce», dice una ragazza intenta ad accompagnare al clavicembalo la compagna di studi in canto. «Tra qualche giorno avremo gli esami e siamo in difficoltà. Non è semplice fare le prove in queste condizioni», proseguono le due studentesse. «E in fondo paghiamo più di mille euro di retta annua», lamentano. «Ci è stato detto che forse si sposteranno gli strumenti nella sede principale di via Massalongo per fare l'esame, ma mi domando che senso ha spendere dei soldi per un trasloco temporaneo. Non sarebbe più semplice ridare corrente? E poi, siamo certi che non la tolgano neppure là?», si chiedono i musicisti in erba. Evelin Tomasi, studentessa di viola, viene da Merano e dice: «Non posso fare le prove a casa, sono arrivata qui perché in genere c'è più tranquillità che nella sede centrale ma devo mettermi davanti alla finestra se voglio riuscire a leggere lo spartito». Se a Casa Boggian la preoccupazione è trovare soluzioni tampone per arrivare comunque all'esame preparati, in via Massalongo il timore è che la società fornitrice (Global Power) stacchi la corrente pure lì. E, a quanto pare, il timore è fondato. La Provincia, ritenendo di non avere la competenza sugli edifici del Dall'Abaco, ha infatti chiesto di sospendere la fornitura di energia per entrambe le sedi del Conservatorio e quindi potrebbe finire al buio anche la sede principale. «Continuiamo a ricevere telefonate di studenti preoccupati», dice il vicedirettore Emanuela Negri proprio mentre risponde a una studentessa che chiede come potrà presentarsi all'esame di violino barocco senza poter fare prove adeguate. «Non possiamo nemmeno pensare di spostare gli esami», dice la docente, «nelle commissioni ci sono membri esterni che hanno impegni di vario genere. E se ci tolgono la corrente anche in sede centrale sarà un vero disastro visto che ormai per tutte le operazioni di registrazione degli esami e iscrizioni si usano i computer». Intanto l'opposizione in Provincia si è mossa per chiedere lumi sulla faccenda. Giuseppe Campagnari (Sel- Fds) ha fatto domanda per una audizione urgente in commissione Cultura con tutti i responsabili coinvolti «per risolvere subito e con il buon senso l'incredibile situazione». Campagnari aggiunge: «L'ultima cosa che serve in una questione del genere è un atteggiamento rigido perché, anche se nel giusto, la Provincia rischia di fare una brutta figura». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgia Cozzolino

Suggerimenti