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West Nile, altri due infettati Cresce l’allarme nella Bassa

Il Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago
Il Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago
Il Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago
Il Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago

Il virus West Nile, trasmesso tramite la puntura della zanzara Culex, sta preoccupando tutti i Comuni della Bassa. É di ieri, infatti, la notizia che l’anziano, deceduto nei giorni scorsi all’ospedale Mater salutis» di Legnago e risultato affetto da questa patologia, era residente a Gazzo. E contestualmente, a Nogara, si è verificato un altro caso di infezione. Si tratta di una persona residente nella zona di via Mottella, che si trova ricoverata, sempre all’ospedale di Legnago, con febbre alta ma che non sembra però correre pericolo di vita. Il virus ha colpito anche un uomo residente a San Pietro di Morubio, anche lui sottoposto attualmente a cure mediche ospedaliere. Ieri mattina, il sindaco di Nogara, Flavio Pasini, ha deciso di emettere un’ordinanza a tutela della salute pubblica per cercare di bloccare la diffusione delle zanzare portatrici del West Nile. Come primo provvedimento, si è deciso che nel raggio di 200 metri dalla residenza della persona colpita si debba creare un cordone sanitario con la disinfestazione dalle zanzare sia nelle aree private che in quelle pubbliche. Esacom, incaricata per questo tipo di trattamenti insetticidi, ha stabilito che agirà nelle notti del 16 e 17 agosto con proprio personale che entrerà anche nei cortili e nei giardini privati per debellare eventuali esemplari vettori della malattia. Tutti gli abitanti della «zona rossa» saranno avvisati uno ad uno da Esacom e dal Comune e invitati ad aprire i cancelli delle loro abitazioni per consentire la disinfestazione. É stata stabilita anche una seconda fascia, che arriva a 500 metri dal luogo del primo contagio, nella quale saranno effettuati trattamenti di disinfestazione su tutte le aree pubbliche. I residenti di quest’area, che comprende praticamente gran parte del centro abitato ad est di Nogara, sono caldamente invitati ad adottare tutte le procedure sanitarie contro le zanzare, come l’eliminazione di acqua stagnante, lo svuotamento delle caditoie oppure l’utilizzo di pastiglie o altri veleni contro i fastidiosi e pericolosi insetti. «Stiamo facendo tutto il possibile», annuncia Pasini, «non vogliamo creare allarmismo ma è giusto che la popolazione sia messa al corrente di ciò che può causare la puntura di questa zanzara soprattutto in persone anziane, debilitate o affette da altre importanti patologie. Una persona in buona forma fisica non corre alcun rischio se non una febbre alta guaribile in pochi giorni». Provvedimento identico a quello di Nogara è stato adottato anche a Gazzo dal sindaco Stefano Negrini nell’area di Pradelle dove risiedeva l’anziano deceduto all’ospedale di Legnago per complicanze legate al virsu West Nile. Anche in questa zona, nel raggio di 200 metri, tutti gli abitanti, nelle notti del 16 e 17 agosto, dovranno aprire i cancelli di casa per consentire l’intervento dei tecnici di Esacom. In questo caso, la disinfestazione dalle zanzare sarà più facile che a Nogara poiché Pradelle è una località con poche abitazioni e il raggio dei 500 metri lambisce di poco il centro abitato del capoluogo. «Anche noi», spiega Negrini, «stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione e siamo fiduciosi che gli interventi programmati consentano di evitare nuovi casi». L’allarme per il possibile diffondersi del contagio, che, è bene precisarlo, si verifica esclusivamente con la puntura di un insetto infetto e non tramite contatti umani, resta comunque alto soprattutto nei Comuni dove si sono registrati casi di infezione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo Mirandola

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