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Volontari nell’Agordino devastato «Abbiamo dormito tre ore a notte»

I volontari di Oppeano in servizio notturno nel Bellunese
I volontari di Oppeano in servizio notturno nel Bellunese
I volontari di Oppeano in servizio notturno nel Bellunese
I volontari di Oppeano in servizio notturno nel Bellunese

Hanno svolto servizio di soccorso e controllo anti sciacallaggio per cinque giorni a favore delle popolazioni alluvionate nella vallata dell’ Agordino: sono tre volontari aderenti alla sezione di Oppeano e Isola Rizza dell’Associazione nazionale carabinieri, appartenenti al nucleo di protezione civile Anc. Sono il presidente Luca Faccini e altri due ex carabinieri, ai quali ora hanno dato il il cambio sei volontari Anc di Vicenza e Treviso. «Ma non è detto che la settimana prossima non verremo richiamati in servizio e torneremo là con un’altra squadra», dice Faccini, «Abbiamo lavorato per cinque giorni anche di notte. Abbiamo svolto soprattutto compiti per regolare la viabilità su strade solo parzialmente percorrribili: alcune sono andate totalmente distrutte. Abbiamo anche assistito coloro che devono garantire quotidianamente il gasolio per far funzionare i generatori nelle frazioni, dove ancora non è stata riattivata l’energia elettrica. In tutte le frazioni sono stati portati dei generatori per assicurare un minimo di energia elettrica. Ora la situazione è migliorata, le scuole hanno riaperto e la gente è tornata a lavorare. Ma ci vorranno anni per ricostruire le strade e gli argini franati e mangiati dall’acqua» «La Comunità Montana aveva intenzione di implementare le piste ciclabili ad Agordo, per il cicloturismo d’altura. Ma oggi le piste ciclabili sono state cancellate dalla furia dell’acqua», prosegue Faccini, «e ora i soldi serviranno per ricostruire le strade andate distrutte». «LA NOSTRA SQUADRA ha operato con la Com–Centrale operativa municipale di Agordo», racconta un altro dei volontari, Alex Contri, coordinatore della squadra di protezione civile Anc. «Abbiamo anche svolto servizio di anti sciacallaggio in quota nelle ore notturne e serali. Per circa cinque giorni, siamo stati operativi 24 ore su 24. Abbiamo dormito molto poco, circa tre ore a notte, in modo da poter far fronte alle moltissime richieste che ci giungevano. Siamo tornati ad Oppeano esausti, con molto sonno arretrato, ma contenti di aver dato il nostro apporto e la nostra professionalità a queste popolazioni, durante l’emergenza», conclude il coordinatore della squadra Anc della sezione di Oppeano e Isola Rizza. Ad Agordo ha sede la Lux Ottica: nei suoi stabilimenti vengono impiegati gran parte dei lavoratori dipendenti locali. Un’altra importante fonte di reddito è il turismo, che ha subito un durissimo colpo. «Ora la gente sta cercando di tornare alla normalità: per fortuna non ci sono stati danni alle strutture della Lux Ottica», confermano Faccini e Contri. Peraltro i carabinieri in congedo della sezione Anc di Oppeano e Isola Rizza non sono nuovi a interventi di emergenza in zone e paesi colpiti da calamità naturali dell’Italia. Sono stati quasi sempre impiegati dalla protezione civile nazionale nelle varie situazioni di emergenza che si sono verificate da dieci anni a questa parte. Orgoglioso dell’impegno profuso nel Bellunese, ma non solo, il sindaco di Oppeano, Pierluigi Giaretta, il quale annuncia: «Dato il suo costante impegno a favore degli alluvionati, così come dei terremotati qualche anno fa, sosterremo economicamente la nostra associazione carabinieri che ha bisogno di nuova attrezzatura e divise adeguate». •

Zeno Martini

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