Un donatore da record. Maurizio Visentin, pressanese iscritto all’Avis di San Gregorio-Veronella ha tagliato il mese scorso lo strepitoso traguardo di 200 donazioni. Visentin, che a 62 anni è ancora un donatore attivo, ha superato i 100 litri di sangue, plasma e piastrine donati agli ammalati nella sua quarantennale carriera solidale. Una bella soddisfazione per una persona che è stata avvicinata all’Avis da un collega di lavoro. «Avevo 22 anni e nessuno nella mia famiglia era mai stato donatore di sangue», ricorda Visentin. «Lavoravo alla Perlini e un mio collega mi chiese di provare. Da allora, la donazione è diventata un pilastro della mia vita». Non sono molti, infatti, i donatori ad essere riusciti a raggiungere un numero così alto di sacche donate, tanto che non è neppure prevista una benemerenza. «Ho ricevuto il distintivo e la pergamena per le 150 donazioni nel 2009, ma per le 200 non ci sono particolari riconoscimenti», rivela. Naturalmente, tutto il direttivo dell’Avis di San Gegorio-Veronella, con la presidente Michela Spagnolo in testa, non ha mancato di congratularsi per la generosità e l’impegno dimostrati in questi anni dal socio. Per il pressanese, che lavora come tecnico alla «Midac Batteries» di Soave, l’obiettivo è stato possibile grazie alla quota record di 6-7 donazioni all’anno. «Fortunatamente sono in salute, essere donatore mi ha aiutato perché grazie a questa attività sono tenuto sempre sotto controllo e sono portato a fare una vita sana», osserva Visentin. «I miei datori di lavoro non hanno mai storto il naso per le mie assenze, e di questo li ringrazio. È vero altresì che alcune volte ho pure rinunciato alla giornata di riposo che mi spettava e sono andato a lavorare dopo la donazione», riferisce. Sposato e padre di un figlio, Visentin è un podista e gioca a tennis. P.B.