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Vietato per precauzione bere l’acqua del rubinetto

La scuola materna di Bonaldo: uno dei tre asili dove vige il divieto
La scuola materna di Bonaldo: uno dei tre asili dove vige il divieto
La scuola materna di Bonaldo: uno dei tre asili dove vige il divieto
La scuola materna di Bonaldo: uno dei tre asili dove vige il divieto

La paura della presenza dei Pfas nell'acqua nel Basso veronese sta portando ad autoinibizioni e richieste venate di polemica. In tre scuole dell'infanzia presenti fra Veronella e Zimella è stato «vietato» l'uso dell'acqua di rubinetto. Una scelta compiuta, sulla scorta delle richieste fatte dai comitati dei genitori, dai vertici delle istituzioni che gestiscono le scuole. Si tratta della «Papa Giovanni XXIII» di Santo Stefano di Zimella, della «Bambin Gesù» di Bonaldo di Zimella e della «Gioia e speranza» di San Gregorio di Veronella, a cui fanno capo asili nido e materne frequentati in tutto da oltre 210 bambini. «Già da diverso tempo nelle mense delle scuole si usava solo l'acqua in bottiglia», spiega don Pietro Marchetto, che con don Matteo Zilio condivide la gestione delle parrocchie dei due Comuni dell’Adige Guà e gli incarichi di vertici delle scuole, «ma nelle ultime settimane, in seguito alle notizie relative alla presenza degli inquinanti, è stato deciso di fare in modo che i bambini non bevano l'acqua di rubinetto nemmeno nel corso delle altre ore che trascorrono a scuola. Una scelta che è stata fatta di comune accordo con i genitori». Per questo sono state convocate delle assemblee nel corso delle quali è stato chiesto di far sì che i bambini abbiano sempre con loro bottigliette da mezzo litro con beccuccio. «Si tratta di contenitori che sono riempiti con acqua sicura dai nostri addetti e che poi vengono mandati a casa nel fine settimana per poter essere lavati», spiega il sacerdote. Il quale precisa che «si tratta comunque di un'iniziativa di tipo precauzionale e certo non volta a generare allarmismi». Intanto, sempre a Zimella, la presidente della Pro loco Monica Adami invoca l'indizione di incontri pubblici volti ad informare la cittadinanza sul caso Pfas. «Sono davvero tanti i cittadini che avanzano questa esigenza, ma purtroppo sinora nulla è stato fatto in questo senso», afferma. «A questo punto», continua, «se l'amministrazione continuerà a non fare nulla, saranno i cittadini a prendere l'iniziativa». LU.FI.

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