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Via Morosa, degrado e occupazioni
Il sindaco chiede aiuto ai vigili urbani

Simone Zamboni
Simone Zamboni
Simone Zamboni
Simone Zamboni

Sembra non avere fine il degrado in via Morosa, all’altezza del civico 22, nella frazione di Nichesola. Sull’area, dove si trova un complesso di abitazioni fatiscenti da tempo sorvegliato dagli agenti del distretto di polizia locale «Basso Adige», nell’ultimo anno e mezzo si sono insediate una dozzina di persone di etnia Rom. Le quali, pur avendo la residenza a Roverchiara - come appurato nel corso dei controlli - hanno preso possesso di uno di questi stabili, risultato poi abusivo e di proprietà di un serbo deceduto i cui parenti, irreperibili, risiedono appunto nel Paese d’origine. La situazione - per cui da anni, su ripetute segnalazioni dell’amministrazione comunale, la polizia locale esegue periodicamente sopralluoghi e identificazioni di persone - preoccupa le famiglie vicine.

«Soprattutto per il fatto che i Rom», spiega il sindaco Simone Zamboni, «non avendo servizi igienici, acqua e luce, non osservano nemmeno le regole di civiltà più elementari. Ci sono stati segnalati furti d’acqua dai rubinetti esterni, escrementi sparsi ovunque e sacchi delle immondizie gettati in un’altra struttura a fianco, fatiscente e con il tetto crollato. Insomma, una situazione intollerabile». Ma non finisce qui. Nelle ultime settimane, avendo notato che la sera, al centro dell’insediamento, rimaneva sempre acceso un faro, il primo cittadino ha deciso di andare ancora più a fondo del problema, chiedendo ai vigili di effettuare l’ennesimo sopralluogo. Gli agenti, coordinati dal vicecommissario Pietro Ballottin, hanno così scoperto che il capofamiglia, B.P., 61 anni, era solito usare un contatore manomesso, ancora attivo in una di queste strutture. Per l’uomo è scattata quindi la denuncia a piede libero per furto di energia elettrica. «Per poter risolvere definitivamente il problema in questa zona di degrado», conclude Zamboni, «il nostro Comune lavora in costante collaborazione con l’ufficio tecnico dell’Unione. Sarà predisposta un’ordinanza di non abitabilità delle strutture dalla quale partirà un l’iter burocratico per la bonifica». E.P.

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