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Va a fuoco un tir, bruciati 500 tacchini

L’autoarticolato carico di tacchini andato a fuoco sulla «434» DIENNE
L’autoarticolato carico di tacchini andato a fuoco sulla «434» DIENNE
L’autoarticolato carico di tacchini andato a fuoco sulla «434» DIENNE
L’autoarticolato carico di tacchini andato a fuoco sulla «434» DIENNE

Stefano Nicoli Scoppia la ruota di un autoarticolato carico di mille tacchini, il cerchione sfrega sull’asfalto e sprigiona scintille che in pochi minuti divorano il telone laterale posto a protezione dei pennuti. Scatenando così un violento incendio, che ha causato la morte di metà degli animali trasportati sul tir diretto in un’azienda agroalimentare di Cesena. Quella tra venerdì e sabato è stata una notte di fuoco, paura e disagi sulla Transpolesana, rimasta bloccata per diverse ore, fino a ieri mattina, per consentire ai soccorritori di ripristinare la viabilità dopo lo smaltimento delle carcasse e il recupero del tir andato per buona parte distrutto. Fortuna ha voluto che l’intervento dei vigili del fuoco di Legnago e Verona - giunti sul posto con i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago e della stazione di Cerea - sia stato tempestivo ed abbia consentito di domare subito le fiamme. Altrimenti il bilancio del rogo sarebbe stato sicuramente più pesante. Mancavano pochi minuti all’una quando R.T., un cittadino bulgaro di 37 anni residente a Cesena, stava percorrendo la «434» in direzione Verona-Rovigo. Improvvisamente, giunto all’altezza del chilometro 47,300, nel territorio di Villa Bartolomea, l’autotrasportatore, al volante di uno Scania R500 della ditta Bacchilega di Voltana (Ravenna), ha avvertito un forte botto. Nemmeno il tempo di accostare, per verificare cosa fosse successo, che le fiamme avevano già iniziato ad avvolgere il mezzo pesante raggiungendo le gabbie dove si trovavano i tacchini caricati poco prima in un’azienda di Tregnago. Alcuni automobilisti di passaggio sulla statale, a quell’ora fortunatamente poco trafficata, hanno dato l’allarme e di lì a poco sono arrivate due squadre di pompieri, con tre autobotti e otto operatori, che hanno lavorato incessantemente per tre ore e mezzo, fino alle 4.30, per spegnere anche l’ultimo focolaio e mettere in sicurezza il mezzo e la carreggiata. Un’operazione che ha permesso di salvare i 500 tacchini che viaggiavano sul rimorchio, trasbordati successivamente su un altro mezzo per essere recapitati a destinazione. Nel frattempo, i carabinieri hanno provveduto a bloccare la circolazione, dirottando i veicoli in arrivo da Legnago all’uscita di Villa Bartolomea con rientro allo svincolo di Castagnaro dopo un percorso obbligato sulle strade comunali. In quei momenti frenetici, in cui si è formata anche una coda, un automobilista non si accorto dei mezzi incolonnati. E così, verso l’1.30, ha tamponato l’utilitaria che lo precedeva procurando ferite lievi alla conducente. Un fuoriprogramma che ha intralciato l’opera di vigili del fuoco e carabinieri mentre sulla Transpolesana veniva fatto intervenire il veterinario reperibile dell’Ulss 9 Scaligera. Il quale ha autorizzato il recupero del carico scampato alle fiamme e il contestuale ritiro, da parte di una ditta di Santa Maria di Zevio, dei 500 tacchini morti invece nell’incendio. Quindi, una volta trasferito l’autoarticolato in un’officina, è stato ripristinato il traffico sul tratto di statale rimasto bloccato per quasi nove ore. La circolazione è ritornata regolare solamente intorno alle 9.45 dopo una notte di intenso lavoro e deviazioni. •

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