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Una sartina tutta per loro
Il fenomeno Lisetta, 102 anni

Elisa, per tutti Lisetta, Mozzambani, ospite della casa di riposo Ca’ dei nonni, sarta per gli ospiti DIENNE FOTO
Elisa, per tutti Lisetta, Mozzambani, ospite della casa di riposo Ca’ dei nonni, sarta per gli ospiti DIENNE FOTO
Elisa, per tutti Lisetta, Mozzambani, ospite della casa di riposo Ca’ dei nonni, sarta per gli ospiti DIENNE FOTO
Elisa, per tutti Lisetta, Mozzambani, ospite della casa di riposo Ca’ dei nonni, sarta per gli ospiti DIENNE FOTO

Rammenda calzini, cuce l’etichetta con il numero identificativo degli ospiti sul corredo, tesse custodie per i tovaglioli, teli per l’asse da stiro e ricama presine per la cucina. È Elisa, per tutti Lisetta, Mozzambani, ospite e preziosa aiutante-sarta del Centro servizi per anziani Ca’ dei Nonni ad Albaredo.

Chi l’ha detto che la vita comincia a 40 anni? Per qualcuno, dotato di straordinaria salute, estro e lucidità, può continuare ben oltre, persino dopo il secolo di vita. È il caso più unico che raro di Lisetta, nata a San Giovanni Lupatoto, che porta le sue 102 primavere e mezzo come una settantenne e dà una mano alle operatrici della lavanderia della casa di riposo svolgendo piccoli lavori da sarta e ricamatrice. Seduta tutte le mattine ad una macchina da cucire Singer del 1923, un vero pezzo da collezione, Lisetta si sente viva e utile, e la sua autostima ne beneficia.

Nella sua esistenza, la donna non ha avuto grandi soddisfazioni affettive. I suoi genitori le volevano bene ma erano molto impegnati nella trattoria di famiglia. Lei non si è mai sposata, nonostante avesse pretendenti di rilievo, come ad esempio il portiere dell’Hellas Verona Riccardo Battistoni; «ma forse è proprio per questo che sono arrivata a quest’età con energia fisica e mente lucida», ci scherza su la centenaria. È in casa di riposo ad Albaredo dal 2007. Quello che la addolora di più è il fatto di non vedere da tempo i suoi nipoti. Però Lisetta non si lascia vincere dalla tristezza. Nelle sue mani ha un grande dono, che il personale della struttura e il presidente della CSA Claudio Cuoghi in primis, hanno saputo valorizzare. «Dopo aver frequentato una scuola di taglio e cucito a Verona, ho lavorato per 35 anni come modellista al ricamificio di San Giovanni: confezionavo abiti per bambini», ricorda. L’ago e il filo, che peraltro la nonnina infila ancora alla perfezione, sono stati la sua passione, e oggi sono la sua cura contro la solitudine e il senso di abbandono che molti anziani provano nelle case di riposo. «Lisetta si alza, si veste, fa colazione e poi si reca in lavanderia, dove rimane fino all’ora di pranzo», riferisce Angelica, la caposala della struttura. «Ha fatto amicizia con le addette al servizio di lavanderia e stireria, che le passano i capi di vestiario da cucire o riparare».

Quando arriva un nuovo ospite, la sarta centenaria provvede ad attaccare il tagliandino con il numero sugli abiti e sulla biancheria e a cucire il sacchetto per il tovagliolo personale. «Ho realizzato 90 portatovagliolo», racconta la ricamatrice. «Per i nonni in carrozzina che hanno particolari problemi, Lisetta ricama anche delle buste per contenere il sacchetto del catetere e renderne l’uso meno imbarazzante», aggiunge Angelica. «Nel pomeriggio, dopo il riposo, non scendo al piano terra, mi fermo nella mia stanza, a lavorare a maglia», spiega Lisetta. La camera della donna è pulita e in perfetto ordine, come d’altronde la sua persona. Lisetta si trucca, si veste con eleganza ed indossa gioielli. «Sappiamo quanto tenga al suo aspetto perciò, per ringraziarla dei servizi che ci offre, le doniamo ogni mese un appuntamento dalla parrucchiera, qui, a Ca’ dei Nonni: lei ne è entusiasta», rivela il presidente Cuoghi. «È una persona gentile e disponibile e le siamo tutti molto affezionati».

Per i 103 anni, che la donna compirà ad agosto, sta già pensando ad una tovaglietta speciale, su cui ricamare le tre cifre della sua età. Ospiti ed operatori del Centro non vedono l’ora di farle festa.

Paola Bosaro

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