Un morto e due feriti, si alza la protesta

Due incidenti, di cui uno mortale, nel giro di una settimana, alimentano le polemiche attorno al cantiere aperto lungo la strada Regionale 10, al confine tra i Comuni di Sanguinetto e Concamarise. Il primo impatto si era verificato la notte tra il 2 e 3 dicembre, ed era stato fatale a Renzo Turazza, 65 anni, un ex artigiano di Asparetto di Cerea, morto sul colpo. La sua Mercedes, secondo i rilievi dei carabinieri, era finita contro il new jersey in cemento che delimita il cantiere. La macchina era poi carambolata rovesciandosi sul marciapiede che divide la corsia di marcia opposta dal piazzale dove erano ammassati i materiali per i lavori. Il secondo incidente è avvenuto invece sabato scorso quando un furgone carico di pesce è piombato sempre contro la barriera in cemento che delimita il cantiere, finendo poi la sua corsa ribaltandosi su un fianco all’interno del cantiere stesso. Fortuna ha voluto, in questo caso, che sia il conducente sia il passeggero se la siano cavata con qualche ferita. Alla luce di quest’ultimo episodio, i familiari di Turazza pretendono ora chiarezza sul cantiere in questione che forse presentava una scarsa illuminazione. «Dopo la morte di mio fratello Renzo», riferisce Claudio Turazza, «mi sono augurato con molti nostri amici che non si ripetesse un altro dramma in quel punto». «Invece, a sette giorni di distanza», prosegue l’uomo amareggiato, «un furgone ha centrato lo stesso cantiere. A questo punto stiamo valutando di rivolgerci ad un legale per capire l’esatta dinamica di quanto è successo e chiarire una volta per tutti eventuali responsabilità». Intanto, sabato scorso aveva effettuato un sopralluogo sul cantiere l’assessore regionale ai Lavori pubblici Elisa De Berti, accompagnata dai sindaci di Sanguinetto, Alessandro Braga, e Concamarise, Cristiano Zuliani. De Berti dopo aver dichiarato che «il cantiere rispetta il codice della strada», ha concordato un potenziamento dell’illuminazione e della segnaletica. • F.S.