Momenti di paura, fortunatamente senza gravi conseguenze, per i residenti di Zimella lunedì sera, intorno alle 18.30. Da una cabina di distribuzione del gas metano situata in via Moraron, a poche centinaia di metri dal centro abitato, usciva un forte sibilo e si percepiva nell’aria odore di gas. Alcuni passanti hanno chiamato sia la polizia locale dell’Adige Guà che i vigili del fuoco di Legnago che sono arrivati subito sul posto. Gli agenti della municipale hanno provveduto a chiudere la provinciale 500 per evitare rischi per le auto e i camion in transito, mentre i pompieri hanno cercato di individuare la valvola di chiusura per bloccare la perdita. Nel frattempo, sono giunti sul luogo pure i tecnici della ditta di distribuzione del gas per provvedere alle prime riparazioni. Il vicesindaco Vincenzo Bonato ha assistito alle operazioni di messa in sicurezza. «La cabina si presentava ammaccata e piegata su se stessa», racconta l’assessore di Zimella. «Con tutta probabilità un mezzo l’aveva colpita, ma il conducente non si era fermato». Nel giro di un’ora il problema è stato risolto e il traffico ha ripreso a circolare regolarmente.
Una volta scongiurato il pericolo di uno scoppio improvviso, sono partite le indagini della polizia locale per risalire al responsabile del danno. Sono stati raccolti alcuni elementi che fanno pensare all’urto da parte di un mezzo pesante. Ieri mattina la svolta. Un testimone ha avvertito il sindaco di Zimella di aver visto poco dopo le 18 di lunedì un mezzo agricolo con un’autobotte rimorchio svoltare in via Moraron e colpire la cabina del gas. Il conducente del trattore, che il testimone ha visto pure in faccia, avrebbe poi proseguito la sua corsa senza fermarsi per constatare i danni e chiamare aiuto. Il comandante dei vigili Giovanni Reginato sta compiendo gli accertamenti per individuare l’autore del pericoloso danneggiamento.