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VERONA SOLIDALE

Terremoto, Arcole
riempie
2 container di aiuti

Alla Lovato spa di Gazzolo d’Arcole sono stati preparati centinaia di pacchi di aiuti DIENNE FOTO
Alla Lovato spa di Gazzolo d’Arcole sono stati preparati centinaia di pacchi di aiuti DIENNE FOTO
Arcole riempie due container di aiuti (Dalli Cani)

A Gazzolo d’Arcole la solidarietà ha messo su casa. Lo ha fatto, in nemmeno 48 ore nel piazzale e nel magazzino della Lovato Spa, l’azienda specializzata in impianti di riscaldamento dei fratelli Michele, Daniela, Laura e Daniele. È lì che dalle 8 di giovedì mattina è iniziato un flusso continuo di persone che hanno portato qualsiasi genere di aiuto di cui una persona che ha perso la casa nel terremoto possa aver bisogno: un mare di solidarietà cresciuta col passaparola dei social e delle chat e che si è tradotto in qualcosa come almeno 50 bancali di aiuti differenziati, inscatolati, impacchettati che partiranno lunedì alla volta delle Marche.

LA CATENA DELLA SOLIDARIETÀ. Ad attenderli ci saranno gli imprenditori di Confindustria giovani di Ascoli Piceno che porteranno il carico in uno dei centri di raccolta e smistamento delle Marche. A loro Michele Lovato (che dei giovani di Confindustria Verona è il presidente) si è rivolto quando, poco prima delle 18 di mercoledì, ha lanciato via Facebook il suo «Help wanted». Una scritta bianca su fondo rosso, il riferimento al supporto del coordinamento generale di Confindustria nazionale e regionale Veneto, e via alla raccolta: nemmeno mezz’ora dopo l’appello di Lovato era già stato condiviso da decine di persone. Che poi, nelle ore successive, sono diventate centinaia: «Giovedì mattina alle 8 è passato un signore anziano in bicicletta: mi ha chiesto se gli aiuti si raccoglievano qui», spiega Daniela Lovato, «ed avuta conferma è andato a fare la spesa tornando poco dopo con una borsa di roba». È stato solo il primo di una serie infinita di persone che fino alle 19 di giovedì e per tutta la mattinata di ieri hanno continuato a portare alimenti a lunga conservazione, prodotti per l’igiene della persona, capi di abbigliamento, giocattoli, beni di prima necessità per neonati e anziani, prodotti per la pulizia. Grazie al tam tam si è messa a disposizione la farmacia che ha attivato una raccolta specifica, esattamente come ha fatto un negozio per celiaci ha raccolto alimenti senza glutine oppure un gruppo che ha raccolto cibo per cani e gatti. Si sono messi in moto i singoli cittadini e le famiglie, ma anche qualche parrocchia, qualche Comune, qualche associazione che hanno spontaneamente approntato punti di raccolta territoriali per far crescere gli aiuti e rendere partecipe quanta più gente possibile. Alla catena solidale si sono uniti anche alcuni privati che hanno fatto arrivare grosse scorte di generi alimentari.

SENZA PAROLE. «È una cosa da lasciar senza parole», dice Daniela Lovato. È lei che da mercoledì pomeriggio si è data anima e corpo alla causa e che di farsi fotografare non ne ha voluto sentire: «Siamo quattro fratelli, o tutti o neanche uno». L’altra sorpresa è arrivata dai volontari: «Più di qualcuno è venuto qui solo per dire che metteva a disposizione le braccia, che era pronto a dare una mano. Così», racconta Daniela, «giovedì mi sono trovata con otto volontari, comprese le mogli di qualche dipendente. C’è chi è venuto qualche ora e poi è andato a lavorare, chi è venuto a lavorare pur essendo in ferie, chi ha scritto su un biglietto il suo telefono dicendosi prontissimo ad arrivare in caso di bisogno».

IL CUORE DEI RAGAZZI. La sorpresa più commovente, però, l’hanno fatta un gruppo di ragazzini di Prova che si sono presentati giovedì e che sono tornati anche ieri: Eddy (15 anni) Matteo (13) ed un tris di sedicenni (Michele, Mattia e Matteo). «Abbiamo sentito che c’era questa cosa, e ci siamo detti che potevamo essere utili. Io devo recuperare tedesco», raccontava Eddy ieri mattina, «ma ho anticipato le ripetizioni per essere qua. Perchè? Perchè è giusto così... perchè questa fatica fa stare bene... perchè quando chiudevo le scatole mi sono commosso a pensare a chi le aprirà... perchè pensare agli altri fa sentir bene... e perchè mi piacerebbe poter scrivere sugli scatoloni “da Eddy with love” ». C’erano loro, ma anche la piccola Giulia che, a 11 anni, è stata la volontaria più giovane. Anche lei l’ha visto il volto della solidarietà: quella che ha costretto a rinviare la partenza del tir, prevista per ieri pomeriggio, perchè gli aiuti di tir ne riempivano due.

Paola Dalli Cani

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