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Strenna da 200mila euro per restaurare il castello

Il cortile antistante il castello verrà sistemato DIENNEFOTO
Il cortile antistante il castello verrà sistemato DIENNEFOTO
Il cortile antistante il castello verrà sistemato DIENNEFOTO
Il cortile antistante il castello verrà sistemato DIENNEFOTO

Un sostanzioso contributo europeo riapre i cantieri al castello di Salizzole dove nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo ascensore che rende accessibili a tutti le sale del primo piano, occupate fino al 25 novembre dalle opere in ferro battuto dello scultore Enrico Faccio. Il finanziamento sarà impiegato per il restauro conservativo del volto di accesso e il recupero dell’area antistante il maniero, di cui era già stata avviata la riqualificazione nei mesi scorsi. Una «strenna» estiva che offre un’inaspettata accelerata al recupero del complesso. «Si tratta di un importante contributo di 200mila euro a fondo perduto elargito da Avepa, che copre l’intero costo dell’opera», precisa il sindaco Mirko Corrà, «un’opportunità che abbiamo preso al volo facendo i salti mortali per far redigere un progetto che ci permettesse di adirire in tempo al bando». L’opera si inserisce nel piano degli interventi straordinari e a carico del Comune restano solo le spese tecniche. I fondi europei messi a disposizione rientrano nella misura 7.6.1 - Recupero e riqualificazione del patrimonio architettonico dei villaggi e paesaggi rurali - del Psr 2014-2020. Il restauro del porticato, dove si trovano l’ingresso della biblioteca e quello principale al castello, prevede anche il ripristino di uno spazio al piano primo direttamente collegato all’ascensore. L’intervento interesserà anche una porzione di cortile esterno con una superficie di circa 2.000 metri quadrati. «É un’area molto importante per la comunità», sottolinea Corrà, «dove da maggio a settembre passano circa 30-40mila persone per assistere a spettacoli e manifestazioni. Sarebbe mio desiderio inaugurarla il prossimo maggio, alla fine del mio mandato». Il complesso fortificato di Salizzole comprende due torri, edificate in epoche diverse (la più antica, quella occidentale, è stata costruita tra il XII e il XIII secolo, quella orientale è di proprietà privata e risale al XIV secolo) collegate da un corpo centrale realizzato nel XV secolo. Dal 2000, grazie al sostegno della Regione, ha subito diversi interventi conservativi, tra i quali il rifacimento della copertura, il ripristino della zona al piano terra oggi destinata alla biblioteca, e il restauro dell'annesso portico novecentesco, oggi sala civica. L’ultimo intervento ha visto l’istallazione dell’ascensore. •

Lidia Morellato

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