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«Ghost Hunter» AD ALBAREDO

Strane presenze
a villa Rinaldi
Sono fantasmi?

Rilevazioni a villa Serego-RinaldiIl gruppo «Ghost Hunter» di Verona nelle stanze della dimora
Rilevazioni a villa Serego-RinaldiIl gruppo «Ghost Hunter» di Verona nelle stanze della dimora
Rilevazioni a villa Serego-RinaldiIl gruppo «Ghost Hunter» di Verona nelle stanze della dimora
Rilevazioni a villa Serego-RinaldiIl gruppo «Ghost Hunter» di Verona nelle stanze della dimora

Le ultime proprietarie di villa Serego-Rinaldi e, forse, qualche abitante di Albaredo dei tempi che furono cercano un contatto con il presente. Ha dato, infatti, esiti molto interessanti, sicuramente da approfondire nelle prossime settimane, la prima indagine compiuta dal gruppo «Ghost Hunter» di Verona nel complesso seicentesco di Beccacivetta.

Alcuni giorni fa, cinque «cacciatori di fantasmi» del sodalizio veronese, che si occupa di presenze, misteri e fenomeni cosiddetti paranormali, si sono recati nella pregevole dimora a sud dell’abitato del capoluogo che fu costruita dai conti Serego ed acquistata nel dopoguerra dall’avvocato Carlo Rinaldi. Per molti anni il complesso fu la residenza delle figlie dell’avvocato, le sorelle Luisa ed Anna Rinaldi, amanti della storia, dell’arte e della campagna circostante. Le due donne seppero trasformare il tesoro architettonico di Beccacivetta in un cenacolo di cultura. Tanto che negli anni Novanta del secolo scorso, in attesa dell’apertura del Museo delle ceramiche dell’Adige, accolsero in alcuni locali della villa i reperti archeologici recuperati nel fiume da «Adige Nostro». Proprio i volontari di questa associazione hanno accompagnato, con il consenso degli eredi Rinaldi, i «cercatori di fantasmi» nelle varie stanze della dimora signorile.

«Siamo venuti a conoscenza di questa villa per caso», racconta la ghost hunter Ketty. «Eravamo ad una cena a Ronco all’Adige ed abbiamo ascoltato con interesse la storia del complesso di Beccacivetta e della Rocca di Rivalta». Nel castello dell’anno Mille, situato in via Colombaron ed ormai in parte diroccato, il gruppo di appassionati del mistero ha svolto un primo sopralluogo e conta di tornare più avanti per un’indagine vera e propria, mentre a villa Serego-Rinaldi ha compiuto una rilevazione in piena regola, impiegando attrezzature sofisticate capaci di rilevare residui energetici, presenze ultraterrene, rumori e voci anomale, non percepite dall’orecchio umano.

I Ghost Hunter veronesi sono entrati in azione nelle ore serali con macchine fotografiche, telecamere, microfoni ultrasensibili, rilevatore di campi elettromagnetici, lampade ad infrarossi e a raggi ultravioletti, in grado di registrare gamme visive che l’occhio dell’uomo non riesce a catturare. Hanno visitato tutte le stanze della residenza, gli annessi rustici e la cappella settecentesca. Ed è stato proprio durante questa esplorazione che hanno rilevato alcune presenze nel corpo centrale della villa e nella camera da letto dell’ultima proprietaria, Luisa Rinaldi, scomparsa nel 2006 ma assente per malattia dal complesso fin dai primi anni Duemila.

«Anche se dobbiamo ancora analizzare i dati raccolti durante il sopralluogo, possiamo dire con certezza che ci sono alcune energie che vagano. Una di queste pare essere un’entità femminile», riferiscono dall’associazione. «Non sappiamo ancora se le presenze rilevate abbiano il desiderio di mettersi in contatto con noi oppure se siano ostili». Per capire se sia possibile stabilire un contatto con i «fantasmi» della villa, il gruppo Ghost Hunter tornerà nei prossimi giorni a Beccacivetta accompagnato da una sensitiva. «In quell’occasione», annuncia Ketty, «utilizzeremo il registratore Evp (Electronic voice phoenomena, ndr) e porremo delle domande alle entità, sempre che vogliano rispondere. Successivamente, una volta analizzati i dati, li renderemo pubblici sul nostro sito Internet. Chissà se le sorelle Rinaldi hanno qualche segreto da svelare o non siano piuttosto tornate ad abitare come spiriti quella dimora che tanto amavano quand’erano in vita.

Paola Bosaro

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