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«Stop ai flussi di migranti»
Adottata Carta di Genova

Michela Molinari
Michela Molinari
Michela Molinari
Michela Molinari

«Bloccare i flussi di immigrati alla partenza e promuovere accordi bilaterali con i Paesi d'origine per i rimpatri». Di fronte all'emergenza dei richiedenti asilo, il Consiglio comunale di Isola Rizza ha approvato una mozione, presentata dalla maggioranza, per aderire alla «Carta di Genova». Ovvero all'elenco di azioni che i governatori di Liguria, Lombardia e Veneto, lo scorso 12 settembre, hanno chiesto al Governo di mettere in pratica. Il centro di Destra Adige fa parte di quella schiera di Comuni veronesi in cui non sono stati collocati rifugiati, né la Giunta ha finora espresso la volontà di aderire agli Sprar caldeggiati dalla Prefettura. «Per arginare il fenomeno degli arrivi di profughi in Italia», ha evidenziato il vicesindaco Michela Molinari, «occorre che il Governo adotti le nove azioni indicate dai tre presidenti regionali Giovanni Toti, Roberto Maroni e Luca Zaia». Tra le richieste che l'assemblea civica ha fatto proprie c'è quella «di creare centri di prima accoglienza nei paesi del Nord Africa per provvedere in quei luoghi all'esame delle richieste d'asilo». Inoltre, l'ente locale chiede al premier Paolo Gentiloni «di consentire l'istituzione di nuovi Centri di identificazione ed espulsione (Cie) solo tramite accordi bilaterali con le Regioni che diano il loro assenso». Il documento è stato condiviso anche dal gruppo di minoranza «Impegno Trasparenza Lealtà per Isola Rizza». «Come lista», ha rimarcato Vittoria Calò, esponente della civica, «siamo a favore di queste azioni che non vanno intese come un atto di discriminazione». Elisa Strazzer, consigliere di Insieme per Isola Rizza, ha invece votato contro l’istanza. «Quella che stiamo vivendo attualmente non è una situazione di emergenza», ha puntualizzato Strazzer, «bensì un problema strutturale, visto che nessun Governo è riuscito finora a porvi rimedio. Inoltre, nella Carta di Genova si evoca lo spettro dei Cie: una di queste strutture di accoglienza, purtroppo, negli anni scorsi ha rischiato di essere realizzata proprio ad Isola Rizza, nell'ex base dell'aeronautica di via Merle». F.T.

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