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Spaventapasseri, in 50 a «controllo» del paese

Anche spaventapasseri «bambini» nell’allestimento preparata davanti al municipio dalla Confraternita DIENNE FOTO
Anche spaventapasseri «bambini» nell’allestimento preparata davanti al municipio dalla Confraternita DIENNE FOTO
Anche spaventapasseri «bambini» nell’allestimento preparata davanti al municipio dalla Confraternita DIENNE FOTO
Anche spaventapasseri «bambini» nell’allestimento preparata davanti al municipio dalla Confraternita DIENNE FOTO

Lidia Morellato Di paglia, con abiti da contadino e con i tradizionali attrezzi della campagna come rastrelli e scope di saggina. Sono gli spaventapasseri sparsi in paese che, anche quest’anno, annunciano l’arrivo della Festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici e da cortile, che si svolgerà a Concamarise oggi, domai e il gennaio. I «fantocci umani», che un tempo si usavano in campagna per allontanare i volatili dai campi seminati, sono oggi scomparsi ma, grazie alla Confraternita dei «Nostalgici del Tabar», l’associazione locale che insieme al Comune promuove la manifestazione dedicata a Sant’Antonio, sono stati riportati in vita e conferiscono una suggestiva atmosfera davanti alla sede municipale. Per ricreare la «magia» degli spaventapasseri in paese, rievocando momenti di vita contadina nell’aia, sono stati realizzati uomini e donne in paglia, intenti nella potatura della vite, con carrettini tirati da vecchie biciclette, mentre lavano i panni con la cenere, fantocci di anziani che sgranano piselli o sbucciano le patate. Spostandosi poi verso la ex chiesa antica dei Santi Stefano e San Lorenzo, in riva ai fossi si scorgono spaventapasseri che pescano o che si arrampicano sugli alberi alla ricerca di nidi di uccelli oppure spaventapasseri ubriaconi che si riposano sotto un albero. In tutto sono una cinquantina e ognuno di loro porta addosso anche un proverbio contadino. «Vogliamo far conoscere le tradizioni contadine valorizzando gli antichi mestieri», dice Fabrizio Lonardi, presidente della Confraternita, «quest’anno alla festa ci sarà anche il concorso per cani e gatti: abbiamo ricevuto già molte adesioni da padroncini di animali». Mettere piede a Concamarise nei prossimi giorni sarà quindi come fare un viaggio nel tempo. Fra i tanti appuntamenti, oggi, alle 20, al circolo Noi, serata con il gruppo «I gnocolari della Masua» di Sant’Anna d’Alfaedo e premiazioni del concorso «El meio fogazin». Domani, alle 9, sfilata di trattori d’epoca e processione in abiti antichi con la statua di Sant’Antonio accompagnata dalle Confraternite veronesi e dalle province di Pavia, Treviso, Vicenza e Mantova. A seguire, il concerto di campane con il gruppo «La Torre» di Concamarise e la messa celebrata da monsignor Roberto Campostrini, con benedizione del sale e degli animali domestici, apertura del museo “Casa contadina” e 3° raduno ippico. Alle 13, al ristorante Rey Sol, pranzo con piatti tradizionali e consegna del «Premio della Confraternita»; alle 14, dimostrazione della cottura di una forma di formaggio e premiazioni del primo concorso «El meio can e gato». Alle 16, nell’area verde della Pro Loco, saranno offerti polenta e moreta (sanguinaccio) e lardo pestà. La festa si concluderà mercoledì con una messa, alle 19.30, in onore di Sant’Antonio e cena al circolo Noi con piatti contadini. Per l’occasione, la Confraternita di Concamarise fornisce tabarri nuovi e usati, info 347.7431515. •

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