<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Si fingono carabinieri e tecnici Truffate due coppie di anziani

I carabinieri della compagnia di Legnago che stanno indagando sulla duplice truffa
I carabinieri della compagnia di Legnago che stanno indagando sulla duplice truffa
I carabinieri della compagnia di Legnago che stanno indagando sulla duplice truffa
I carabinieri della compagnia di Legnago che stanno indagando sulla duplice truffa

Francesco Scuderi Truffatori in azione, ieri mattina, in due abitazioni della Bassa. Due uomini, spacciandosi in un caso per tecnici del gas e nell’altro per carabinieri, hanno derubato altrettante coppie di anziani, che si sono viste sottrarre soldi e gioielli. MINERBE.Il primo episodio è accaduto a Minerbe, in via dell’Aviere, nella zona residenziale retrostante le scuole elementari. Intorno alle 11.30, la coppia di malviventi, provvista di tesserini di riconoscimento, naturalmente falsi, si è fatta aprire la porta dai malcapitati pensionati con la scusa di controllare il contatore del gas. Una volta all’interno hanno spruzzato una sostanza irritante per poter agire indisturbati. Quindi hanno setacciato la casa impossessandosi di circa 600 euro e qualche monile in oro. Quindi si sono dileguati probabilmente a bordo di un’utilitaria di colore scuro. Le due vittime, uscite incolumi dalla brutta disavventura, si sono accorte subito di essere state raggirate ed hanno dato l’allarme alla stazione locale dei carabinieri, che hanno avviato le indagini. CASALEONE. Il secondo episodio, sicuramente più spaventoso del primo, è accaduto invece poco più tardi in via Menago, a Casaleone, nelle campagne delle Valli grandi veronesi ai confini con la provincia di Rovigo. «Era da poco passato mezzogiorno», riferisce ancora scossa la pensionata di 84 anni, vittima con il marito 87enne della truffa, «quando due uomini vestiti da carabinieri si sono presentati davanti alla nostra abitazione. «Mio marito», prosegue nel racconto la signora, «in quel momento si trovava in giardino e quelli che si sono poi rivelati dei finti militari lo hanno convinto ad aprire la porta». Per carpire la fiducia dei due anziani e convincerli a farli entrare in casa, i truffatori hanno fatto credere all’uomo che, senza saperlo, aveva utilizzato poco prima delle banconote false per fare rifornimento alla propria auto. Una volta all’interno dell’abitazione, i malviventi si sono fatti aprire la cassaforte, sempre con la scusa di controllare il contante in possesso della famiglia. E qui si è svelato l’inganno. Uno dei due falsi carabinieri ha estratto infatti una pistola, non si sa se vera o giocattolo, e l’ha puntata contro gli anziani minacciandoli. «A quel punto», prosegue la donna, «siamo rimasti paralizzati dalla paura e li abbiamo assecondati». Una volta arraffati gioielli e 450 euro in contanti, che servivano alla coppia per pagare l’assicurazione, i malfattori sono risaliti a bordo della loro auto e si sono dati alla fuga. Agli anziani non è rimasto quindi che chiamare i veri carabinieri, arrivati dalla stazione di Sanguinetto, a cui hanno riferito il brutto episodio. «Parlavano bene l’italiano, uno aveva l’accento meridionale e indossava guanti per non lasciare impronte», confida la pensionata. «Quando ci siamo insospettiti», conclude l’84enne, «purtroppo era troppo tardi. Ora abbiamo paura che queste persone possano ritornare, non si può più stare sereni nemmeno tra le mura della propria casa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti