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Si cercano coop per gestire
gli 80 rifugiati del Paradise

Cercansi cooperative per gestire gli 80 profughi attualmente ospitati all’hotel Paradise di Sanguinetto. È questo il succo del bando di gara pubblicato dalla Prefettura di Verona per sostituire le due coop che da un paio di mesi si occupano di dare assistenza agli stranieri alloggiati nell’albergo di via Dossi. I responsabili delle due società hanno deciso infatti di dare forfait dopo una serie di polemiche e proteste sollevate dalla Giunta del sindaco Alessandro Braga per impedire l’arrivo dei richiedenti asilo e successivamente per denunciare l’inadeguatezza dell’immobile per un così alto numero di persone. Non ci sarà, quindi, nessun spostamento dei rifugiati in altre strutture ma solamente un avvicendamento nella gestione dell’albergo di via Dossi, finito nell’occhio del ciclone a fronte anche di una serie di trasmissioni televisive dove la maggioranza leghista e i residenti di Sanguinetto hanno contestato l’invio di un numero così alto di stranieri. «Non ci fermeremo», annuncia il vicesindaco Valentino Rossignoli, «siamo convinti che questi profughi siano troppi per il nostro paese. Abbiamo fatto presente che l’hotel non può accogliere 80 persone e quindi tutti gli enti competenti sono stati avvisati. Mi auguro davvero che la Prefettura decida di far traslocare gli ospiti al più presto e spero tanto che nessuna cooperativa risponda a questo bando». I futuri gestori del «Paradise», pertanto, si troverebbero a dover gestire un «inferno» invece che un luogo paradisiaco, talmente tanti sono ormai gli attriti sorti con il Comune e i residenti sull’accoglienza dei profughi africani. «Continueremo a far controllare la struttura», garantisce Rossignoli, «ma qualcuno ci dovrà spiegare perché l’albergo può accogliere più persone di quelle previste anche dagli standard fissati dall’Ulss 21». RI.MI.

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