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Sgombrate quattro case in degrado: tre denunce per furto di corrente

Un carabiniere durante lo sgombero della corte di via Bruso
Un carabiniere durante lo sgombero della corte di via Bruso
Un carabiniere durante lo sgombero della corte di via Bruso
Un carabiniere durante lo sgombero della corte di via Bruso

Ennesimo blitz delle forze dell’ordine in una corte rurale di San Gregorio di Veronella dove da mesi si trascina una situazione di degrado, sporcizia e illegalità, che mette in allarme non solo gli amministratori comunali giunti ormai al colmo della sopportazione. Ma anche le altre famiglie che abitano lungo via Bruso, una strada periferica immersa nelle campagne ai confini con Zimella, che di quei vicini poco propensi a rispettare le regole del vivere civile non ne possono davvero più. Tanto che dalla scorsa primavera non si contano più le proteste e le segnalazioni giunte in municipio per sollecitare un intervento risolutivo. Anche perché ci sono di mezzo sia questioni di sicurezza che rischi igienico-sanitari alimentati da un quadro di sporcizia, ormai insensibile ad ogni richiamo, che ha trasformato l’agglomerato di vecchi edifici a schiera della frazione in una sorta di discarica. Con rifiuti abbandonati ovunque, escrementi, alimenti in putrefazione, topi ed altri animali che scorrazzano ovunque. E così il sindaco Michele Garzon, che da tempo tiene costantemente monitorato il fatiscente complesso abitato da immigrati nordafricani, in parte clandestini, ha firmato un’ordinanza di sgombero di quattro unità abitative. L’operazione, che ha impegnato i carabinieri della stazione di Ronco all’Adige coadiuvati dalla polizia locale dell’Unione Adige Guà, è stata eseguita ieri all’alba. Poco prima delle sette, gli uomini del capitano Lucio De Angelis hanno fatto irruzione, assieme ai vigili urbani, negli alloggi in questione trasformati in una sorta di accampamento della disperazione. A quell’ora, all’interno degli appartamenti diventati un immondezzaio difficile persino da descrivere c’erano cinque cittadini marocchini, sprovvisti di documenti, che stavano ancora dormendo. Le pattuglie hanno messo così fine all’occupazione abusiva dei locali in cui gli stranieri vivevano in condizioni disperate tra odori nauseabondi, senza gas né luce. Tuttavia non avevano affatto rinunciato all’energia elettrica, malgrado non ci fosse uno straccio di contratto con l’Enel. In base agli accertamenti effettuati dai militari, che hanno fatto intervenire anche i tecnici della società di distribuzione, è emerso che tre «inquilini» si erano allacciati abusivamente alla rete rubando corrente. I fili volanti sono stati immediatamente staccati ed ora la società dovrà quantificare l’energia sottratta dai nordafricani. Al termine del sopralluogo i cinque marocchini, tutti sulla trentina, sono stati accompagnati nella caserma di Scardevara dove si è proceduto all’identificazione. Due di loro sono stati invitati a recarsi in Questura per regolarizzare la loro posizione mentre gli altri tre loro connazionali sono stati denunciati a piede libero per furto di corrente. Nelle prossime ore finestre e porte delle abitazioni sgomberate saranno murate per scongiurare ulteriori occupazioni. Contestualmente si provvederà ad incaricare una ditta per bonificare il complesso: in base ad una prima stima ci sarebbero da smaltire almeno tre bilichi di rifiuti di ogni tipo.

STE.NI.

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