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«Scuole aperte d’estate»
È la proposta del sindaco

L’edificio che ospita  a Santo Stefano elementari e medie DIENNE
L’edificio che ospita a Santo Stefano elementari e medie DIENNE
L’edificio che ospita  a Santo Stefano elementari e medie DIENNE
L’edificio che ospita a Santo Stefano elementari e medie DIENNE

Lezioni scolastiche d’estate, perché no? Rischia di creare un terremoto nel mondo della scuola la temeraria proposta della sindaca di Zimella Alessia Segantini: tenere aperte le elementari e le medie anche nei mesi di luglio e agosto. Prima della fine dell’anno, Segantini ha preso carta e penna e ha scritto una coraggiosa lettera a Diego Belliazzi, dirigente dell'Istituto comprensivo di Veronella e Zimella, che soprintende nove plessi scolastici tra scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Rifacendosi alle disposizioni contenute nel Contratto collettivo nazionale degli insegnanti, il primo cittadino ha ricordato che la durata delle ferie estive dei docenti è di 36 giorni. «Spesso sentiamo le persone lamentarsi perché i maestri e i professori hanno tre mesi di vacanza, ma pochi sanno che non è affatto così», rivela Segantini.

«La lunga pausa estiva, diventata ormai una prassi riconosciuta, è soltanto una consuetudine». Il problema è che i genitori, se non sono insegnanti, non dispongono di tre mesi di ferie, perciò si devono ingegnare per trovare qualcuno che badi ai figli nelle settimane in cui lavorano. Nella sua missiva, la sindaca ha infatti sottolineato il fatto che le famiglie d’estate «sborsano ingenti quantità di denaro per poter collocare i figli in strutture sicure», siano essi centri estivi, fattorie didattiche o campiscuola. Inoltre, ha ricordato come l’Istituto di Veronella e Zimella abbia ottenuto «risultati negativi nelle recenti prove Invalsi». «Forse qualche alunno ha bisogno di essere seguito ed aiutato per poter dare risultati migliori», ha osservato il primo cittadino. Segantini ha chiesto, dunque, «la disponibilità degli insegnanti di ogni ordine e grado a potenziare l’insegnamento e il recupero delle materie più complicate da apprendere». Questo accade già per le scuole superiori, ad esempio. Ad agosto, gli alunni con debiti formativi devono frequentare i corsi di recupero a scuola. Pertanto, in teoria, pure i docenti di elementari e medie potrebbero tornare in cattedra. Segantini commenta: «Sarebbe un’ottima opportunità, soprattutto per quei ragazzi che hanno delle difficoltà e che a settembre potrebbero così iniziare il nuovo anno scolastico più preparati».

La lettera sulle scuole aperte d’estate, per ora, non ha ricevuto alcuna risposta. Il preside Belliazzi prende tempo. Di certo i sindacati non accetterebbero facilmente una simile proposta. Il dirigente ammette che «si tratta di un dibattito aperto in Italia», ma vanno presi in considerazione alcuni aspetti spesso trascurati. «Come consideriamo le centinaia di ore dedicate al pomeriggio da ciascun insegnante all’incontro con i genitori, ai collegi docenti, alla correzione dei compiti e alla preparazione delle lezioni?», chiede il dirigente. «Se verrà approvata a livello nazionale una modifica al contratto di lavoro, si potrà riconsiderare il discorso: per ora non è attuabile». Belliazzi ricorda pure che «le aule non sono dotate di aria condizionata e d’estate sono invivibili». L’Istituto comprensivo di Zimella ha comunque partecipato ad un bando per tenere le scuole elementari e medie aperte fino al 30 giugno: la risposta arriverà nelle prossime settimane.

Paola Bosaro

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