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Scuolabus al capolinea
Genitori sulle barricate

La scuola materna di Veronella interessata dal provvedimento
La scuola materna di Veronella interessata dal provvedimento
La scuola materna di Veronella interessata dal provvedimento
La scuola materna di Veronella interessata dal provvedimento

Addio al pulmino per il trasporto degli alunni alle scuole materne ed elementari. La decisione dell’amministrazione comunale di Veronella non è ancora definitiva, ma la strada per la soppressione degli scuolabus a partire dal prossimo anno scolastico, eccezion fatta per il servizio delle medie che sarà mantenuto, è già stata tracciata. Troppe le spese da sostenere per il Comune e scarse le adesioni da parte delle famiglie. Che però alzano le barricate contro la scelta della Giunta.

Lunedì sera, in un’abitazione di San Gregorio, si è tenuta una riunione spontanea, a cui hanno preso parte una quarantina di persone, tutte contrarie alla cessazione dello scuolabus. Un gruppo di papà ha spiegato agli altri genitori quali saranno gli scenari che si apriranno a partire da settembre e ha ricevuto dai presenti il mandato di gestire una mobilitazione in difesa del mantenimento del pulmino scolastico. «Ci rendiamo conto che il trasporto scolastico è in perdita, è sempre stato così, però è un servizio importante per il nostro paese e riteniamo che difficilmente una volta tolto verrà poi ripreso», ha detto Loris Rossi, portavoce del gruppo pro-pulmino. «Quando un servizio ha qualche problema va migliorato ed ottimizzato, non soppresso», ha aggiunto Gionata Gianello. All’incontro era presente anche il consigliere di minoranza Elena Zanini che ha raccolto le firme da allegare ad un’interrogazione urgente, presentata il giorno seguente in municipio e firmata anche dagli altri consiglieri di minoranza Massimo Muntangesu, Chiara Bertini e Flavio Garbin. Le proteste dei cittadini prendono spunto da una delibera di Giunta comunale in cui si dice: «L’analisi dei numeri relativi alle adesioni forniscono un quadro degli ultimi anni scolastici con una costante diminuzione di alunni che usufruiscono del trasporto, con particolare riferimento agli utenti delle scuole d’infanzia e primarie, rendendo così fortemente antieconomica e gravosa la spesa a carico del Comune».

Per il sindaco Michele Garzon «i numeri sono abbastanza eloquenti». Su 423 bambini iscritti alle due materne di Veronella e San Gregorio e ai due plessi della primaria, sono solo 109 quelli che usufruiscono del trasporto pubblico scolastico. Si parla dunque di poco più di un quarto degli utenti. «Se si guarda soltanto alle scuole d’infanzia, la percentuale è ancora più disarmante: si tratta di un misero 16 per cento», osserva il primo cittadino. D’altro canto, per un Comune di 5.000 abitanti, la spesa annuale sostenuta per mantenere tre pulmini, due autisti assunti e un terzo in appalto è elevata. «Spendiamo 116mila euro all’anno a fronte di un introito da parte delle famiglie di soli 34mila. Lo dico a malincuore, ma nel momento storico in cui viviamo, e con tutti i tagli che stiamo subendo, non possiamo più sostenere un onere simile», riferisce Garzon. La soluzione pensata dalla Giunta e sulla quale sta lavorando un’azienda esterna, l’«Agenda 21 Consulting srl» di Padova, è quella di cessare completamente il servizio per le materne ed introdurre il car pooling per le elementari. Il car pooling è una forma di organizzazione dell’accompagnamento a scuola degli alunni da parte dei genitori che condividono il passaggio in auto fra almeno due famiglie, a seconda de dei bisogni di ciascuna.

Paola Bosaro

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