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Scoperto deposito
di polli putrefatti
Titolare denunciato

La Polizia provinciale ha scoperto a Salizzole un deposito irregolare di carcasse avicole. Ed è subito scattato il sequestro di tre container contenenti, complessivamente, circa 190 quintali di polli putrefatti. A mettere nei guai un allevatore della zona, denunciato all’autorità giudiziaria per illecita gestione di rifiuti di origine animale, è stato un odore nauseabondo che rendeva l’area irrespirabile. Un tanfo di carne marcia che, l’altra mattina, ha attirato l’attenzione degli uomini del comandante Anna Maggio, impegnati in uno degli abituali servizi di vigilanza venatoria sul territorio.

A quel punto, gli agenti non hanno perso tempo e si sono diretti nell’azienda agricola da cui proveniva con tutta probabilità la puzza. Un lezzo che man mano che si avvicinavano cresceva di intensità. E, una volta giunti all’esterno dell’allevamento, i loro sospetti hanno preso subito corpo. Il fetore si sprigionava infatti dalle carcasse di polli morti che da un container collocato nel cortile venivano caricate su un autocarro. Quindi, la pattuglia ha eseguito seduta stante un’ispezione nell’azienda appurando che il deposito provvisorio era stipato di animali in avanzato stato di decomposizione. Nel corso del sopralluogo sono stati rinvenuti altri due container dove erano stati riposti sempre polli morti.

Una situazione vietata dalla legge, che non consente lo stoccaggio di carcasse di avifauna all’interno di un’azienda. E non solo per il cattivo odore che si diffonde nell’aria creando disagi. Ma soprattutto a fronte dei gravi rischi sanitari correlati a questa pratica inadeguata. La corretta gestione delle carcasse prevede infatti che esse vengano riposte temporaneamente in un congelatore e da lì conferite poi a ditte specializzate per l’immediata distruzione. Gli agenti, dopo aver completato tutti gli accertamenti del caso con il supporto della polizia locale, hanno denunciato il proprietario. Contestualmente, il sindaco Mirko Corrà ha firmato un’ordinanza urgente di rimozione e smaltimento.

Stefano Nicoli

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