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Scippano un’anziana a Rovigo Smascherati grazie a una

Il comando della polizia locale dell’Unione Adige Guà
Il comando della polizia locale dell’Unione Adige Guà
Il comando della polizia locale dell’Unione Adige Guà
Il comando della polizia locale dell’Unione Adige Guà

Lasciano, senza volerlo, la «firma» su un reato. Gli inquirenti li individuano e li denunciano a piede libero. È un episodio più unico che raro quello che è accaduto pochi giorni fa tra Minerbe e Rovigo e che ha avuto per protagonista un gruppo di romeni con precedenti per furti e raggiri, soprattutto a danno di anziani. Intorno alle 11, gli agenti della polizia locale dell’Adige Guà hanno fermato una Ford Focus station wagon a Minerbe, lungo la regionale 10. La pattuglia era in zona per normali controlli stradali. L’uomo alla guida ha effettuato un sorpasso in un tratto regolato dalla linea continua, una normale infrazione al codice della strada sanzionata con una multa di 41 euro e due punti in meno sulla patente. Quando i vigili hanno mostrato la paletta, l’automobilista si è fermato immediatamente senza opporsi. Ha consegnato patente e carta d’identità agli agenti, che in un primo momento hanno temuto si trattasse di documentazione irregolare. D.S., il conducente 19enne, risiedeva in Romania ma aveva un domicilio ad Alessandria. Accanto a lui sedeva una giovane donna, che i vigili hanno visto bene in faccia, e sui sedili posteriori vi era una seconda donna, nascosta però dal finestrino oscurato. «È stato stranamente disponibile ed accondiscendente, ha accettato la sanzione senza protestare», riferisce il comandante della polizia locale dell’Adige Guà Giovanni Reginato, «ci ha perfino chiesto dove si trovava l’ufficio postale più vicino per poter saldare subito la contravvenzione». Quando la Focus è ripartita però, non ha avuto come destinazione le Poste. Probabilmente il gruppo si trovava a Minerbe per compiere qualche furto, ma vista la malparata ha preferito cambiare aria. Quindi, quasi sicuramente, i tre hanno imboccato la Transpolesana e sono giunti a Rovigo. Nella piazza centrale della città hanno scelto con cura la loro vittima, un’anziana signora che passeggiava da sola. La donna seduta al fianco del conducente è scesa dall’auto, si è avvicinata alla pensionata e con una scusa l’ha distratta per sottrarle il portafoglio dalla borsa ed è risalita in auto. Quando l’anziana si è accorta del furto ha iniziato a gridare e ha cercato di inseguire la ladra, riuscendo a scorgere il modello di auto e parte della targa. Nella concitazione della fuga, la banda ha perso per strada il verbale comminato un paio d’ore prima dai vigili dell’Adige Guà. E, grazie a quel documento, i carabinieri di Rovigo sono risaliti all’identità del conducente e hanno pure identificato la borseggiatrice. I due agenti colognesi, infatti, avevano visto in viso la donna seduta davanti e l’hanno riconosciuta dal test fotografico. Anche lei è romena ed è stata denunciata, così come il suo complice. •

Paola Bosaro

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