<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Sbanda con l’auto
e finisce nel fosso
Muore un 51enne

Le operazioni di soccorso sul luogo dell’incidenteIl tratto in cui ha perso la vita l’operaio di Cicogna DIENNEFOTO
Le operazioni di soccorso sul luogo dell’incidenteIl tratto in cui ha perso la vita l’operaio di Cicogna DIENNEFOTO
Le operazioni di soccorso sul luogo dell’incidenteIl tratto in cui ha perso la vita l’operaio di Cicogna DIENNEFOTO
Le operazioni di soccorso sul luogo dell’incidenteIl tratto in cui ha perso la vita l’operaio di Cicogna DIENNEFOTO

Sbanda con l’auto all’altezza di una curva, finisce dentro un fossato, la macchina si cappotta e un operaio di 51 anni muore sul colpo. È la drammatica sintesi dell’incidente stradale, accaduto nella notte tra sabato e domenica alla periferia di Pressana, in cui ha perso la vita Moreno Vincenzi. L’uomo stava facendo ritorno a casa dopo aver trascorso la serata con gli amici. Ancora pochi chilometri ed avrebbe raggiunto Cicogna, la frazione ricadente in tre province che Roveredo di Guà condivide con Pojana Maggiore (Vicenza) e Montagnana (Padova), dove lo sfortunato automobilista si era trasferito circa un anno fa con la famiglia dopo aver abitato a Cologna Veneta. Ma un’uscita autonoma di strada, in mezzo alle campagne della Bassa, ha interrotto improvvisamente quel tragitto che il 51enne aveva percorso altre volte. E che perciò conosceva bene. A tradirlo potrebbero essere stati, oltre all’asfalto reso scivoloso dalla pioggia, una distrazione, un malore o un colpo di sonno. Tutte ipotesi al vaglio della polizia stradale di Legnago, che ha svolto i rilievi sul posto ed è ora impegnata a ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto culminato in tragedia alla vigilia della festa dei lavoratori.

Mancavano pochi minuti all’una quando Vincenzi, al volante della sua Fiat Uno, ha imboccato via San Sebastiano. Arrivato in prossimità di una curva particolarmente insidiosa, malgrado sia ben segnalata ed illuminata, il 51enne ha perso il controllo dell’utilitaria. L’auto ha invaso il ciglio stradale ed è carambolata nel fosso laterale, privo attualmente di acqua, dopo aver abbattuto un segnale. L’urto è stato devastante, la Fiat si è ribaltata e l’operaio è rimasto incastrato nell’abitacolo trasformatosi in un groviglio di lamiere. Un automobilista di passaggio ha dato subito l’allarme e la macchina dei soccorsi si è attivata tempestivamente. Sul luogo dell’incidente sono arrivati di lì poco, assieme alla pattuglia della Polstrada, i vigili del fuoco di Legnago e il personale del 118. Vincenzi è stato quindi estratto dall’automobile finita a ruote all’aria. Tuttavia, nonostante i disperati tentativi di rianimarlo, per lui non c’era purtroppo più nulla da fare. L’operaio è deceduto sul colpo e il suo corpo è stato trasferito nelle celle mortuarie dell’ospedale di San Bonifacio su disposizione del magistrato di turno, che ieri ha dato il nulla osta per fissare i funerali. A quel punto, agli uomini del comandante Giovanni Rossi è toccata un’altra delicata incombenza, forse la più difficile anche per chi come loro è abituato a drammi di questo tipo. Ossia quella di informare i familiari dell’operaio, la moglie Ida Borotto e Michael, l’unico figlio della coppia, che è rimasto orfano del padre a soli 17 anni.

Sabato notte l’ennesima croce si è piantata sull’asfalto e ancora una famiglia è piombata nel lutto e nella disperazione. Così com’era capitato, 20 giorni prima, ai genitori di Alessia Benedetti, la maestra d’asilo di 40 anni residente ad Isola Rizza, morta anche lei sul colpo dopo essere uscita di strada sulla Transpolesana, all’altezza della zona industriale di Vallese.

Stefano Nicoli

Suggerimenti