Era il 2002 quando l’artista Umberto Polazzo, proprietario di corte Ca’ Ottolina a Pilastro di Bonavigo, ospitò alcuni amici ed artisti austriaci. L’esperienza fu talmente entusiasmante che, negli anni successivi, tornarono con altri artisti, dando così vita ad «Artfarm»: un evento dedicato all’arte contemporanea e d’avanguardia che verrà riproposto a Ca’ Ottolina da domani a domenica 2 luglio. Un ritrovo artistico unico nel suo genere nel Basso veronese che, dopo aver superato i problemi organizzativi degli anni scorsi, quest’anno festeggerà la sedicesima edizione regalandosi un tema che ne racchiude la sua vera essenza: la licenza poetica.
Letteralmente, la licenza poetica è un errore voluto, fatto da chi conosce un testo e sceglie di fare dell’errore una possibilità, senza l’obbligo della verifica. È sfida, ribellione, trasgressione, un’azione del pensiero creativo immediato. Ed «Artfarm» è tutto ciò che la licenza poetica rappresenta. Quadri, sculture, fotografie, video e perfomance artistiche non sono rinchiuse in un luogo a loro dedicato, come un museo, ma si esprimono in tutti gli ambienti: nella corte, negli essiccatoi del tabacco, all’interno della villa e nelle stalle. È un luogo in cui l’arte si libera dalle convenzioni, dalle contaminazioni e dalle sterili sperimentazioni linguistiche. Tutto ciò grazie ad un privato che ha deciso di aprire la propria residenza, permettendo a chiunque di incontrarsi attorno all’arte liberata.
Tanti gli artisti italiani, anche locali, e stranieri che esporranno quest’anno e numerose anche le performance artistiche, previste domani sera. Le principali saranno «Emotional devoluzion, le mani in pasta al cuore» di Giovanna Lacedra, e «Polifonia Pilastro», il mito di Sisifo rivisto attraverso la collaborazione artistica tra Beni Artmüller, Giuliana Urciuoli, Steve Ingham, Luca Richelli e Fiorenzo Zancan. L’evento è patrocinato dal Comune e sponsorizzato da «Morelato ebanisteria italiana». L’inaugurazione sarà alle 21 con ingresso libero. L.B.