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Ritardi e corse soppresse Ancora disagi per l’utenza

L'attivazione di due nuove coppie di treni regionali veloci lungo la ferrovia Verona-Legnago-Rovigo rappresenta un piccolo passo verso la riqualificazione di una tratta che, negli ultimi anni, lungo i suoi 96,6 chilometri ha manifestato diverse criticità. Tanto che Legambiente nazionale, lo scorso dicembre, ha confermato l'inserimento di questo importante collegamento ferroviario, che serve un bacino potenziale di 430mila utenti, nell'elenco delle 10 peggiori linee d'Italia. Diversi interventi, da parte della Regione e della sua partecipata Sistemi territoriali che gestisce le corse, sono stati effettuati negli ultimi anni. Come l'avvio della progettazione per la soppressione di diversi passaggi a livello o l'attivazione dell'iter burocratico che porterà, nel 2019, 10 nuovi treni lungo la linea, in sostituzione di quelli più obsoleti. Uno degli interventi in programma per rendere più veloci le corse sarà l'elettrificazione del tratto compreso tra Cerea ed Isola della Scala. In attesa che gli investimenti diventino realtà, non sono mancati, anche nei giorni scorsi, disagi per i passeggeri. In particolare, domenica scorsa, è stato soppresso il treno diretto da Verona a Rovigo delle 17.51. Il bus sostitutivo, in base alle segnalazioni degli utenti, è stato disponibile soltanto un'ora dopo, suscitando le proteste dei viaggiatori. Così come, una settimana prima, il treno delle 7.56 in partenza da Verona ha lasciato la stazione con un ritardo di 60 minuti.

F.T.

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