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Riprese le ricerche dei resti della piccola Larisa

Il mezzo del Nucleo elicotteri dei carabinieri durante l’ispezione
Il mezzo del Nucleo elicotteri dei carabinieri durante l’ispezione
Il mezzo del Nucleo elicotteri dei carabinieri durante l’ispezione
Il mezzo del Nucleo elicotteri dei carabinieri durante l’ispezione

Manca ancora un tassello per completare il drammatico puzzle del duplice omicidio di Albaredo. Una tessera dai contorni macabri di quell’efferato delitto risalente allo scorso 13 febbraio quando Andrei Filip uccise la mamma Mirela Balan, 40 anni, e la sorellastra Larisa Mihailescu, di 11, per poi farle a pezzi e gettarne i resti nelle acque dell’Adige. Resta, infatti, da recuperare il trolley con il tronco e la testa della piccola rumena. Un borsone simile a quello portato a galla lo scorso aprile dai sommozzatori, 700 metri a valle del ponte di Bonavigo, con all’interno il busto della badante. Gli arti di entrambe erano stati invece ripescati una settimana dopo la carneficina, avvenuta nella casa di Teiolo al termine di un banale litigio, sotto il ponte di Albaredo. Ma gli inquirenti, che hanno già dedicato tantissime ore ed energie sia alla risoluzione del caso con la cattura dell’assassino che alle ricerche dei corpi martoriati, non hanno gettato la spugna. E continuano a perlustrare il tratto di fiume dove si è probabilmente incagliata la valigia contenente metà corpo della povera bimba.

E così, l’altra mattina, di concerto con i carabinieri della Compagnia di Legnago, un mezzo del Nucleo elicotteri dell’Arma di Bolzano, comandato dal tenente colonnello Francesco Bilancioni, ha sorvolato a bassa quota il tratto di Adige compreso tra Albaredo e Badia Polesine per cercare di rintracciare il trolley. Complice una bella giornata di sole, priva di vento e foschia, ma soprattutto il basso livello del fiume in secca in grado di favorire gli avvistamenti. L’elicottero AB412 ha setacciato per quasi un’ora e mezza l’asta dell’Adige esplorando rive, isolotti e qualsiasi anfratto. Purtroppo, anche questa volta, le ricerche hanno dato esito negativo. Ma hanno comunque consentito di individuare, e quindi di filmare, alcuni punti sensibili che destano qualche sospetto. Le immagini saranno ora visionate nei dettagli dal Nucleo operativo e Radiomobile Legnago coordinato dal luogotenente Mauro Tenani. Dopodiché è intenzione del capitano Lucio De Angelis far ispezionare ai suoi uomini da terra le zone poco nitide e irregolari del fondale dove potrebbe nascondersi il trolley. Coinvolgendo nell’operazione, qualora si rendesse necessario, anche i vigili del fuoco.

Stefano Nicoli

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