<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Rifiuti sepolti nei campi «L’area va bonificata»

La discarica abusiva sequestrata in via Strada vecchia
La discarica abusiva sequestrata in via Strada vecchia
La discarica abusiva sequestrata in via Strada vecchia
La discarica abusiva sequestrata in via Strada vecchia

Rifiuti abusivi, via alla rimozione. Il Comune di Minerbe ha pubblicato l’ordinanza per la bonifica della discarica interrata scoperta nelle campagne di via Strada Vecchia, al confine con Boschi Sant’Anna. Il ritrovamento è stato fatto alla fine dello scorso dicembre dalla polizia provinciale in collaborazione con i vigili del fuoco e l’Arpav. Il controllo dei terreni era scattato nel contesto di un procedimento penale disposto dal pubblico ministero Paolo Sachar nei confronti di L.M., 58 anni, residente in paese, l'affittuario dei campi trasformati in discarica «invisibile». Durante gli scavi, in un’area di 225 metri quadrati, erano emersi scarti di vario tipo, come «teli di nylon, elementi in ferro, colonne in cemento, tubazioni di plastica per irrigazione, contenitori per fitofarmaci, teli in tessuto non tessuto, legno e altri rifiuti non identificabili», si legge nel provvedimento. Tutto ciò ha portato al sequestro dell’area e all’avvio di un procedimento amministrativo nei confronti di F.S., 71 anni, titolare dei terreni che si è dichiarato del tutto estraneo alla vicenda, e di L.M., che li gestisce. Nell’ordinanza, inoltre, emerge che l’affittuario ha dichiarato di esserlo solo da marzo 2017». Circostanza che nella stessa ordinanza il Comune smentisce definendola «del tutto falsa» perché «come da documentazione prodotta dal proprietario, sussisteva un contratto di affitto di fondo agricolo dell’area in questione già dal 2013». Sulla scorta di tutto ciò, il sindaco ha ordinato che entro 20 giorni dal ricevimento del provvedimento, sia al titolare dei terreni che al gestore, di provvedere a presentare in Comune un «programma di smaltimento», che dovrà comprendere, tra le altre cose, «natura e quantità dei rifiuti rivenuti, documentazione fotografica del sito, tempi di attuazione del programma, nomi degli impianti autorizzati allo smaltimento e tempi delle indagini del suolo, sottosuolo e delle acque». Gli interventi potranno iniziare solo successivamente all’acquisizione del nullaosta da parte del Comune e di Arpav. «Ci siamo limitati ad applicare la legge», afferma il sindaco Andrea Girardi per poi aggiungere che «a breve faremo una seconda ordinanza anche per i terreni, gestiti sempre dalla stessa persona, a San Zenone e al confine con Bevilacqua». •

Francesco Scuderi

Suggerimenti