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Rapinata in casa da banditi armati

I carabinieri di Gazzo davanti all’abitazione della casalinga rapinata da tre banditi armati
I carabinieri di Gazzo davanti all’abitazione della casalinga rapinata da tre banditi armati
I carabinieri di Gazzo davanti all’abitazione della casalinga rapinata da tre banditi armati
I carabinieri di Gazzo davanti all’abitazione della casalinga rapinata da tre banditi armati

Un rumore secco nel silenzio della notte, la finestra della cucina che si spalanca all’improvviso e tre individui, con il volto travisato e pistola in pugno, che irrompono nel salotto dove sta guardando tranquillamente la televisione. È iniziata così la mezz’ora da brividi che, l’altra sera, ha fatto temere il peggio a Maria Pia Vicentini, una casalinga di 58 anni, aggredita e rapinata nella sua casa di San Pietro in Valle, nelle campagne di Gazzo, mentre il marito Walter Quaini si trovava a cena da amici e la figlia Beatrice era uscita a festeggiare il suo ventottesimo compleanno assieme alle amiche. Un incubo da cui, malgrado il grosso spavento subito, la donna è uscita indenne, senza neppure un graffio. Al contrario di quanto era capitato la scorsa settimana ai coniugi picchiati selvaggiamente e derubati nella loro villetta di Ca’ degli Oppi. Fortunatamente, i malviventi, forse gli stessi che due ore più tardi sono entrati in azione in una casa di Isola della Scala, non l’hanno nemmeno sfiorata. E, dopo aver setacciato tutte le stanze, si sono dileguati nella nebbia con in tasca 400 euro. Non prima, però, di aver chiuso a chiave la malcapitata signora in un ripostiglio ricavato nel sottoscala per impedirle di dare subito l’allarme.

L’IRRUZIONE. Erano le 21.30 quando la 58enne ha avvertito un botto provenire dalla cucina del casolare situato in via Selici, una zona buia e isolata che sconfina nell’oasi del Busatello, mentre guardava un programma in tv in attesa che il marito rincasasse. Nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa fosse successo che si è trovata di fronte tre banditi, uno dei quali impugnava una pistola, non si sa se vera o giocattolo visto che era sprovvista del tappo rosso di sicurezza. La donna, piombata nella stessa scena vista tante volte al telegiornale, si è sentita gelare il sangue nelle vene ma non ha reagito ed ha evitato di urlare. E il fatto di rimanere quasi anestetizzata dall’assalto tra quelle mura in cui finora si era sentita sempre sicura, ha forse impedito che la rapina degenerasse nella violenza. I malviventi, dopo aver chiesto invano alla donna dove fosse la cassaforte - la famiglia, infatti, non la possiede - non si sono dati per vinti e hanno continuato a pretendere con insistenza soldi e oro.

LE MINACCE. A quel punto, sotto la minaccia dell’arma, si sono fatti accompagnare dalla signora Maria Pia al piano superiore dell’abitazione dove hanno messo tutto a soqquadro, rovistando ovunque, fino a quando non hanno trovato i risparmi custoditi nella sua stanza dalla figlia della coppia: 400 euro in tutto. «Del resto», raccontava ieri ancora scossa Beatrice, che al suo rientro ha visto la casa circondata dalle auto dei carabinieri, «abbiamo già subito in passato tre furti e ci hanno portato via tutti gli oggetti preziosi, compresi i ricordi più cari. Non c’era perciò più nulla da rubare, per fortuna si sono accontentati dei soldi e non hanno fatto del male alla mamma, che è comunque ancora molto turbata». Intorno alle 22, i rapinatori, che avevano un accento straniero, forse dell’Est Europa, hanno rinchiuso la 58enne in un ripostiglio per garantirsi la fuga e si sono allontananti facendo perdere le loro tracce.

I SOCCORSI. La notte di terrore era finalmente finita per la casalinga, che è rimasta bloccata nello sgabuzzino per un’ora, fino a quando non è stata liberata da suo marito Walter, che mai avrebbe pensato di trovare la moglie in quelle condizioni. Dopo aver prestato i primi soccorsi alla consorte, che era comunque in buone condizioni, il 66enne ha avvertito il 112. In pochi minuti, sono giunti in via Selici i carabinieri della stazione locale con i colleghi di Sanguinetto e del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago. Oltre allo stesso capitano della Compagnia, Lucio De Angelis, che ha coordinato i rilievi tecnici e le prime ricerche in attesa di risalire agli autori della rapina. Un colpo fotocopia di quello di cui lo scorso 28 ottobre fece le spese, a Ca’ degli Oppi, una 81enne derubata sempre da tre banditi che le puntarono il coltello alla gola.

Stefano Nicoli

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